Vendola: a Roma ho paura. Alemanno: "Offende la città"

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Il leader di Sel accusa l'attuale amministrazione: "Se nella Capitale, di sera, mi viene voglia di fare due passi da solo, rinuncio". Il sindaco: "Dall'europride del 2011 a ogni gaypride abbiamo sempre garantito accoglienza e rispetto per tutti"

Botta e risposta tra Nichi Vendola e Gianni Alemanno sul tema dell'omofobia e sulla sicurezza a Roma.
Il leader di Sel, in un'intervista al Fatto Quotidiano, confessa: "Questo clima mi impone di limitare gli spazi della mia vita privata. Sono costretto a gestire ogni mossa con molta prudenza. Se a Roma di sera mi viene voglia di fare due passi da solo, rinuncio". E aggiunge: "A Roma negli anni di Alemanno ho visto lo sdoganamento dei piccoli gruppi dediti all'igiene del mondo". Vendola sottolinea che il problema ha una portata nazionale. In Italia "il fatto che io sia insultato da fascisti e nazisti di vari network non è neanche oggetto di rammarico. Questo è il Paese dove il sigillo di normalità lo ha messo Giovanardi. Qui un certo ambiente ecclesiastico impedisce perfino che si facciano norme per sanzionare la violenza".

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La risposta di Gianni Alemanno, sindaco di Roma, arriva su Twitter: "Vendola offende Roma. Dall'europride del 2011 a ogni gaypride la nostra città ha sempre garantito accoglienza e rispetto per tutti".

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