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Camusso: le parole di Monti sembrano una minaccia
01:55 min
"La escludo, ma dipende dal voto" afferma il Professore. E aggiunge: "Imu giù dal 2013, Irpef-Irap dal 2014". Camusso: "Chiarisca sui conti". Il segretario del Pd: "Stanco di manovre". Berlusconi: "Con me fuori dalla crisi"
Una manovra correttiva al momento non è necessaria, ma potrebbe servire se alle elezioni vincerà qualcuno di poco affidabile agli occhi di mercati e istituzioni internazionali. Nel giorno in cui lancia l'offensiva fiscale, snocciolando il programma che intende varare qualora riuscisse a restare a palazzo Chigi (VIDEO), Mario Monti apre un nuovo scontro con Pd e Cgil, con Susanna Camusso che arriva ad accusarlo di "minacciare" gli elettori (VIDEO). Parallelamente, il professore ammette che l'unico modo per riformare il Paese è quello di riproporre lo schema che quindici mesi fa lo portò a palazzo Chigi: una grande coalizione che aggreghi i riformisti dei due poli che lui, non a caso, intende "smantellare". Ma anche su questo fronte incassa l'inevitabile doppio no di Pd ( 'Per l'amor di Dio...', esclama il segretario dei Democrats) e Pdl. Massimo D'Alema gli ricorda che "nei Paesi democratici il governo lo forma chi vince". Silvio Berlusconi - ancora una volta escluso dal progetto del professore - lo accusa di voler fare "l'ago della bilancia", ma lo avverte che l'operazione "non riuscira"' perché la sinistra è "ancorata" a Vendola e alla Cgil. E alla fine rilancia: "In programma meno tasse su imprese, famiglie e lavoro". Immediata la replica di Bersani, che ironizza: "Oggi le tasse sono calate di 30 miliardi tra quello che hanno detto Berlusconi e il nuovo Monti".
Il programma fiscale di Monti - Il leader di Scelta Civica arriva negli studi di Omnibus, l'approfondimento mattutino di La7, intenzionato a svelare la sua ricetta fiscale (VIDEO). Incalzato per circa due ore da Alessandra Sardoni, Andrea Pancani, Antonio Padellaro e Stefano Folli, apre però due fronti polemici destinati ad incrinare ancor di più il rapporto con i partiti, soprattutto di centrosinistra. Il suo programma per ridurre le tasse è semplice: addolcire l'Imu, ridurre il peso dell'Irap e ammorbidire l'Irpef per le fasce medio-basse. Un piano, precisa, condizionato a tre circostanze: che si riduca la spesa corrente; che si prosegua nella lotta all'evasione; ma soprattutto che i tassi di interesse non aumentino. Lo spread, dunque, deve restare a livelli accettabili o comunque non superiore agli attuali.
Il programma fiscale di Monti - Il leader di Scelta Civica arriva negli studi di Omnibus, l'approfondimento mattutino di La7, intenzionato a svelare la sua ricetta fiscale (VIDEO). Incalzato per circa due ore da Alessandra Sardoni, Andrea Pancani, Antonio Padellaro e Stefano Folli, apre però due fronti polemici destinati ad incrinare ancor di più il rapporto con i partiti, soprattutto di centrosinistra. Il suo programma per ridurre le tasse è semplice: addolcire l'Imu, ridurre il peso dell'Irap e ammorbidire l'Irpef per le fasce medio-basse. Un piano, precisa, condizionato a tre circostanze: che si riduca la spesa corrente; che si prosegua nella lotta all'evasione; ma soprattutto che i tassi di interesse non aumentino. Lo spread, dunque, deve restare a livelli accettabili o comunque non superiore agli attuali.