Monti: "Il servizio sanitario potrebbe non essere garantito"
PoliticaIl premier: "In futuro a rischio l'assistenza pubblica se non si individuano nuove modalità di finanziamento". La Cgil: "SSN già ridotto all'osso". Ma il ministro Balduzzi assicura: "Nessuno pensa a privatizzare la Sanità"
L'assistenza sanitaria pubblica potrebbe anche scomparire se il governo non troverà come finanziarla utilizzando canali diversi dal passato, secondo il presidente del Consiglio Mario Monti. "Il nostro Sistema sanitario nazionale, di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantito se non si individuano nuove modalità di finanziamento", ha detto Monti intervenendo in videoconferenza alla presentazione del progetto del Centro di biotecnologia Ri.Med, in corso a Palermo.
Monti "Momento difficile" - "Il momento è difficile, la crisi ha colpito tutti e ha impartito lezioni a tutti. E il comparto medico non è stato esente né immune dalla crisi. Il governo è però un vostro alleato prezioso", ha detto ancora il premier. Monti ha voluto commentare anche le difficoltà interne e internazionali tra le quali si muove il suo esecutivo in vista delle politiche del prossimo anno: "Non sono molte in questi mesi le occasioni per i ministri, per il presidente del Consiglio, per il governo, per guardare all'oggi con grande conforto e al domani con grande speranza".
Dura replica della Cgil alle parole di Monti - "Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Monti sono gravi, anche se non fanno altro che confermare quanto scritto nell'Agenda del suo Governo, fatto da noi denunciato per tempo e inutilmente smentito dal Ministro Balduzzi” si legge in una nota di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp-Cgil Medici. "Il Presidente del Consiglio - continua il comunicato - non può permettersi certe preoccupazioni sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale dopo averlo ridotto all'osso. Se il Governo ha intenzione di privatizzare, come denunciamo da mesi, lo dica. Noi lo combatteremo. Ma non può affamare la bestia per poi svenderla".
Balduzzi: “Nessuno pensa a privatizzare SSN” - "Nessuno pensa alla privatizzazione del Servizio sanitario nazionale", assicura il ministro della Salute, Renato Balduzzi, dopo le polemiche per le parole del premier.
Monti, dice Balduzzi, ha parlato "di nuove modalità di finanziamento non di individuare modalità diverse rispetto alla fiscalità generale". Il premier, sottolinea il ministro della Salute, "pone il dubbio che servano nuove modalità di finanziamento e di organizzazione del sistema" per garantire anche in futuro la sua sostenibilità. E ha anche "ribadito che tutto il governo, non solo il ministro della Salute, è giustamente fiero del bene costituito dal nostro servizio sanitario nazionale".
La precisazione di Palazzo Chigi - Nel pomeriggio di martedì 27 novembre Palazzo Chigi ha pubblicato una nota per precisare il pensiero del premier: "Contrariamente a quanto riportato dai media, il Presidente ha voluto attirare l'attenzione sulle sfide cui devono far fronte i sistemi sanitari per contrastare l'impatto della crisi. Ciò vale, peraltro, per tutti i settori della pubblica amministrazione. Le soluzioni ci sono, e vanno ricercate attraverso una diversa organizzazione più efficiente, più inclusiva e più partecipata dagli operatori del settore. Le garanzie di sostenibilità del servizio sanitario nazionale non vengono meno". "Il Presidente - si spiega - non ha messo in questione il finanziamento pubblico del sistema sanitario nazionale, bensì, riferendosi alla sostenibilità futura, ha posto l'interrogativo sull'opportunità di affiancare al finanziamento a carico della fiscalità generale forme di finanziamento integrativo. Inoltre - si sottolinea ancora -, egli ha voluto sollecitare la mobilitazione di tutti gli addetti ai lavori, coì come degli utenti e dei cittadini, per una modernizzazione e un uso più razionale delle risorse".
Monti "Momento difficile" - "Il momento è difficile, la crisi ha colpito tutti e ha impartito lezioni a tutti. E il comparto medico non è stato esente né immune dalla crisi. Il governo è però un vostro alleato prezioso", ha detto ancora il premier. Monti ha voluto commentare anche le difficoltà interne e internazionali tra le quali si muove il suo esecutivo in vista delle politiche del prossimo anno: "Non sono molte in questi mesi le occasioni per i ministri, per il presidente del Consiglio, per il governo, per guardare all'oggi con grande conforto e al domani con grande speranza".
Dura replica della Cgil alle parole di Monti - "Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Monti sono gravi, anche se non fanno altro che confermare quanto scritto nell'Agenda del suo Governo, fatto da noi denunciato per tempo e inutilmente smentito dal Ministro Balduzzi” si legge in una nota di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp-Cgil Medici. "Il Presidente del Consiglio - continua il comunicato - non può permettersi certe preoccupazioni sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale dopo averlo ridotto all'osso. Se il Governo ha intenzione di privatizzare, come denunciamo da mesi, lo dica. Noi lo combatteremo. Ma non può affamare la bestia per poi svenderla".
Balduzzi: “Nessuno pensa a privatizzare SSN” - "Nessuno pensa alla privatizzazione del Servizio sanitario nazionale", assicura il ministro della Salute, Renato Balduzzi, dopo le polemiche per le parole del premier.
Monti, dice Balduzzi, ha parlato "di nuove modalità di finanziamento non di individuare modalità diverse rispetto alla fiscalità generale". Il premier, sottolinea il ministro della Salute, "pone il dubbio che servano nuove modalità di finanziamento e di organizzazione del sistema" per garantire anche in futuro la sua sostenibilità. E ha anche "ribadito che tutto il governo, non solo il ministro della Salute, è giustamente fiero del bene costituito dal nostro servizio sanitario nazionale".
La precisazione di Palazzo Chigi - Nel pomeriggio di martedì 27 novembre Palazzo Chigi ha pubblicato una nota per precisare il pensiero del premier: "Contrariamente a quanto riportato dai media, il Presidente ha voluto attirare l'attenzione sulle sfide cui devono far fronte i sistemi sanitari per contrastare l'impatto della crisi. Ciò vale, peraltro, per tutti i settori della pubblica amministrazione. Le soluzioni ci sono, e vanno ricercate attraverso una diversa organizzazione più efficiente, più inclusiva e più partecipata dagli operatori del settore. Le garanzie di sostenibilità del servizio sanitario nazionale non vengono meno". "Il Presidente - si spiega - non ha messo in questione il finanziamento pubblico del sistema sanitario nazionale, bensì, riferendosi alla sostenibilità futura, ha posto l'interrogativo sull'opportunità di affiancare al finanziamento a carico della fiscalità generale forme di finanziamento integrativo. Inoltre - si sottolinea ancora -, egli ha voluto sollecitare la mobilitazione di tutti gli addetti ai lavori, coì come degli utenti e dei cittadini, per una modernizzazione e un uso più razionale delle risorse".