Il neosegretario della Lega sceglie Federico Caner, Giacomo Stucchi ed Elena Maccanti come suoi collaboratori. E sul tradizionale raduno annuale del Carroccio dice: "Non sarà mai cancellato"
Ha presentato la sua squadra il neo segretario federale della Lega Roberto Maroni, con cui, ha spiegato in conferenza stampa, "la Lega dovrà tornare a produrre idee, progetti e proposte". Ma a chi gli chiede se l'annuale raduno di Pontida risponde secco: "Da anni rappresenta la nostra identità, il nostro cuore, il nostro popolo e che non sarà mai cancellato".
Ad affiancare Maroni ci saranno Federico Caner, trevigiano, 38 anni, consigliere regionale in Veneto nominato vicesegretario vicario con il compito di gestire la scuola di selezione e formazione della nuova classe dirigente della Lega.
Stessa nomina per Giacomo Stucchi, bergamasco, 43 anni, parlamentare che avrà la responsabilità dei dipartimenti e delle consulte.
E infine Elena Maccanti, 41 anni, torinese a cui è stato affidato il coordinamento degli enti locali. "Con questa nuova struttura vogliamo diventare movimento egemone al Nord - ha spiegato Maroni - perché per noi la questione settentrionale è la cosa fondamentale". Maroni ha parlato di segnali "interessanti" attorno alla Lega.
Come i "sondaggi che vedono la Lega al 6,9% e l'entusiasmo al congresso con i 6mila militanti". "Penso che questi segnali - ha aggiunto Maroni - siano quelli giusti per la ripresa. Vi sono le condizioni giuste per rilanciare l'azione politica della Lega soprattutto sul territorio e 'Prima il nord' è il claime che ci accompagnerà".
Ad affiancare Maroni ci saranno Federico Caner, trevigiano, 38 anni, consigliere regionale in Veneto nominato vicesegretario vicario con il compito di gestire la scuola di selezione e formazione della nuova classe dirigente della Lega.
Stessa nomina per Giacomo Stucchi, bergamasco, 43 anni, parlamentare che avrà la responsabilità dei dipartimenti e delle consulte.
E infine Elena Maccanti, 41 anni, torinese a cui è stato affidato il coordinamento degli enti locali. "Con questa nuova struttura vogliamo diventare movimento egemone al Nord - ha spiegato Maroni - perché per noi la questione settentrionale è la cosa fondamentale". Maroni ha parlato di segnali "interessanti" attorno alla Lega.
Come i "sondaggi che vedono la Lega al 6,9% e l'entusiasmo al congresso con i 6mila militanti". "Penso che questi segnali - ha aggiunto Maroni - siano quelli giusti per la ripresa. Vi sono le condizioni giuste per rilanciare l'azione politica della Lega soprattutto sul territorio e 'Prima il nord' è il claime che ci accompagnerà".