Testamento biologico, gli anestesisti: "Legge inapplicabile"

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Continuano le polemiche sul ddl approvato alla Camera. Secondo gli specialisti nel testo vi sono riferimenti "ambigui e poco chiari". Anche in Rete si levano voci critiche. Roccella: "E' stato il provvedimento più condiviso della legislatura"

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Continuano le polemiche dopo l’approvazione alla Camera del discusso ddl sul testamento biologico. Tra i punti più contestati, il fatto che la volontà del paziente non sia vincolante per il medico curante.
Il padre di Eluana Englaro, Beppino, che si batte da anni per una legge sulla fine della vita, parla di norma "incostituzionale", ma anche i medici hanno delle perplessità su alcuni aspetti della legge.
"Chiarire gli aspetti medico-scientifici della legge sul Biotestamento appena approvata, altrimenti la normativa, da un punto di vista pratico, risulta essere inapplicabile" è l'appello lanciato dal presidente dell'Associazione degli anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi) Vincenzo Carpino, che si rivolge al ministro della Salute Ferruccio Fazio.
Nella legge si afferma infatti che la Dat (Dichiarazione anticipata di trattamento) assumerà valore solo nel momento in cui ci sarà "accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale", continua Carpino. Un riferimento "ambiguo e poco chiaro", afferma, che va appunto "esplicitato, indicando chiaramente ai medici cosa fare, in che modo e in quali precise circostanze". Al momento, stando alla definizione contenuta nella legge di "assenza di attività cerebrale integrativa cotico-sottocorticale", afferma Carpino, "l'unico riferimento pratico per il medico sembra essere quello al Protocollo utilizzato per il prelievo di organi".

Le critiche alla legge, poi, arrivano anche dalla Rete. Su Twitter diversi utenti si mostrano critici nei confronti del testo: "Dopo i pellegrinaggi per procreare ci saranno quelli per morire, siamo governati da dei pazzi scatenati" scrive Convivio blog, mentre Avatar Nemo cita un intervento di Stefano Rodotà, su Repubblica, riportato da Il Post, che parla di "pessima giornata per la civiltà giuridica di questo Paese". Un altro utente si chiede "quale libertà" vi sia in questa legge e Gencarotenuto scrive: "Testamento biologico: nel mondo civile si fanno leggi per permettere ai cittadini di scegliere. In Italia si fa una legge per impedirlo".

Ma a dispetto dei malumori, secondo il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella il testo sul biotestamento (approvato con 278 sì, 205 no, 7 astensioni) è stato "il provvedimento più condiviso della legislatura". "E' chiaro che non si devono tirare conclusioni politiche contingenti - ha detto ancora Roccella - ma è evidente che in Parlamento c'è un orizzonte di valori comune". E per questo il sottosegretario non teme eventuali ricorsi alla magistratura: "E' una buona legge e una legge fatta bene, così come successo alla legge 40, può passare al vaglio della Corte senza essere distrutta e mantenendo il suo impianto di valori".

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