Processo breve, maratona in Aula: tra voto e ostruzionismo
PoliticaIl provvedimento torna alla Camera per l'ultimo round. Alfano: "Solo lo 0,2% dei procedimenti a rischio". Il procuratore antimafia Grasso: "E' un modo per intimidire i magistrati". I deputati del Pd leggono la Costituzione in segno di protesta. VIDEO
Guarda anche:
Tutte le notizie sul processo breve
Giustizia, ecco la riforma
Processo breve, tour de force alla Camera
Alla Camera si vota. E c'è chi gioca con l'iPad. FOTO
E' ripreso martedì 12 aprile alla Camera lo scontro parlamentare sul disegno di legge sul processo breve, con la maggioranza che, nel pomeriggio, ha superato il primo voto per 11 voti. Il Pd aveva chiesto il ritorno in commissione del provvedimento, che prevede la riduzione dei termini di prescrizione per gli incensurati imputati in primo grado - una norma di cui si potrebbe avvalere Silvio Berlusconi per estinguere il suo processo Mills prima che arrivi a sentenza. La richiesta è stata negata con un margine di 11 voti, come ha annunciato all'assemblea il presidente della Camera, Gianfranco Fini.
Intanto, alla Camera il Guardasigilli Angelino Alfano ha detto che se la norma sulla prescrizione breve passasse sarebbe a rischio soltanto lo 0,2% dei processi penali.
L'opposizione ha annunciato una dura battaglia contro il ddl che ha definito una "legge ad personam", mentre il Csm ha detto che avrebbe l'effetto di una amnistia per gli imputati in un gran numero di reati. Per il centrodestra, invece, si tratta di introdurre un principio di civiltà giuridica e il relatore del disegno di legge, Maurizio Paniz del Pdl, ha detto che non c'entra nulla con il processo Mills, "perché questo non arriverebbe comunque a sentenza di primo grado, in quanto scatterà prima la prescrizione, anche nei termini attuali".
Giornate difficili - "Una settimana incandescente, quella che si annuncia", mentre quella di martedì 12 aprile può essere definita una "giornata difficile". Aveva visto giusto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.
nella mattinata del 12 aprile, infatti, il più stretto collaboratore di Silvio Berlusconi non aveva nascosto la delicatezza dei nuovi passaggi che attendono governo e maggioranza, e non solo perché "le nostre solite responsabilità, in questi giorni sono aggravate dalla guerra in Libia e dalla questione degli immigrati". "Si aggiungono queste giornate incerte, affannose ed amare", ha rilevato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio proprio alla vigilia della ripresa della discussione alla Camera del processo breve.
Il procuratore antimafia Grasso: "Si uccidono i processi" - "Quella che vogliono farci passare come riforma della giustizia è una riforma allo scopo di intimidire, bloccare e minacciare i magistrati, soprattutto i pubblici ministeri". E' l'affondo riservato da Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, al testo in discussione alla Camera. "Il processo breve è un modo per far finire il processo, per far morire il processo, piuttosto che per provare le eventuali responsabilità di un colpevole o l'eventuale assoluzione di un
innocente".
L'ostruzionismo del Pd - L'opposizione, che ha annunciato battaglia in Aula, in forma di protesta e per rallentare i lavori, ha deciso di procedere attraverso la 'lettura' della Costituzione. Un'azione, questa, per sottolineare, come Dario Franceschini ricorda al Pd, che se "si calpestano lo Stato di diritto, i principi della nostra Costituzione, e con i tempi contingentati, utilizzeremo una parte del nostro tempo per leggere gli articoli della nostra Costituzione che state calpestando". (ASCOLTA L'INTERVENTO).
"Stanno tenendo in ostaggio il Paese" si sfoga Pierluigi Bersani, in una pausa dei lavori d'Aula. "Noi siamo il partito della Costituzione e vogliamo esserlo. Oggi viene inferta una
ferita molto seria all'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. L'articolo 1 della Carta parla del lavoro, noi invece passiamo giorno e notte sul processo breve, mentre l'Italia ha
problemi drammatici". "E' angosciante - scuote la testa il segretario - non possiamo andare avanti così". (GUARDA IL VIDEO IN ALTO)
Intanto, tutta la maggioranza, ministri e sottosegretari compresi, sono stati mobilitati per le votazioni, che, secondo i tempi contingentati, dovrebbero concludersi nella serata di mercoledì 13 sera. Il disegno di legge dovrà poi passare al Senato per un'altra lettura.
Tutte le notizie sul processo breve
Giustizia, ecco la riforma
Processo breve, tour de force alla Camera
Alla Camera si vota. E c'è chi gioca con l'iPad. FOTO
E' ripreso martedì 12 aprile alla Camera lo scontro parlamentare sul disegno di legge sul processo breve, con la maggioranza che, nel pomeriggio, ha superato il primo voto per 11 voti. Il Pd aveva chiesto il ritorno in commissione del provvedimento, che prevede la riduzione dei termini di prescrizione per gli incensurati imputati in primo grado - una norma di cui si potrebbe avvalere Silvio Berlusconi per estinguere il suo processo Mills prima che arrivi a sentenza. La richiesta è stata negata con un margine di 11 voti, come ha annunciato all'assemblea il presidente della Camera, Gianfranco Fini.
Intanto, alla Camera il Guardasigilli Angelino Alfano ha detto che se la norma sulla prescrizione breve passasse sarebbe a rischio soltanto lo 0,2% dei processi penali.
L'opposizione ha annunciato una dura battaglia contro il ddl che ha definito una "legge ad personam", mentre il Csm ha detto che avrebbe l'effetto di una amnistia per gli imputati in un gran numero di reati. Per il centrodestra, invece, si tratta di introdurre un principio di civiltà giuridica e il relatore del disegno di legge, Maurizio Paniz del Pdl, ha detto che non c'entra nulla con il processo Mills, "perché questo non arriverebbe comunque a sentenza di primo grado, in quanto scatterà prima la prescrizione, anche nei termini attuali".
Giornate difficili - "Una settimana incandescente, quella che si annuncia", mentre quella di martedì 12 aprile può essere definita una "giornata difficile". Aveva visto giusto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.
nella mattinata del 12 aprile, infatti, il più stretto collaboratore di Silvio Berlusconi non aveva nascosto la delicatezza dei nuovi passaggi che attendono governo e maggioranza, e non solo perché "le nostre solite responsabilità, in questi giorni sono aggravate dalla guerra in Libia e dalla questione degli immigrati". "Si aggiungono queste giornate incerte, affannose ed amare", ha rilevato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio proprio alla vigilia della ripresa della discussione alla Camera del processo breve.
Il procuratore antimafia Grasso: "Si uccidono i processi" - "Quella che vogliono farci passare come riforma della giustizia è una riforma allo scopo di intimidire, bloccare e minacciare i magistrati, soprattutto i pubblici ministeri". E' l'affondo riservato da Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, al testo in discussione alla Camera. "Il processo breve è un modo per far finire il processo, per far morire il processo, piuttosto che per provare le eventuali responsabilità di un colpevole o l'eventuale assoluzione di un
innocente".
L'ostruzionismo del Pd - L'opposizione, che ha annunciato battaglia in Aula, in forma di protesta e per rallentare i lavori, ha deciso di procedere attraverso la 'lettura' della Costituzione. Un'azione, questa, per sottolineare, come Dario Franceschini ricorda al Pd, che se "si calpestano lo Stato di diritto, i principi della nostra Costituzione, e con i tempi contingentati, utilizzeremo una parte del nostro tempo per leggere gli articoli della nostra Costituzione che state calpestando". (ASCOLTA L'INTERVENTO).
"Stanno tenendo in ostaggio il Paese" si sfoga Pierluigi Bersani, in una pausa dei lavori d'Aula. "Noi siamo il partito della Costituzione e vogliamo esserlo. Oggi viene inferta una
ferita molto seria all'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. L'articolo 1 della Carta parla del lavoro, noi invece passiamo giorno e notte sul processo breve, mentre l'Italia ha
problemi drammatici". "E' angosciante - scuote la testa il segretario - non possiamo andare avanti così". (GUARDA IL VIDEO IN ALTO)
Intanto, tutta la maggioranza, ministri e sottosegretari compresi, sono stati mobilitati per le votazioni, che, secondo i tempi contingentati, dovrebbero concludersi nella serata di mercoledì 13 sera. Il disegno di legge dovrà poi passare al Senato per un'altra lettura.