Il governo cerca il blitz sulla giustizia. Bagarre in Aula

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La Camera approva l'inversione dell'ordine del giorno: il processo breve sarà subito in discussione. Franceschini: "Pagina inedita di violenza parlamentare". Bersani annuncia un sit-in davanti a Montecitorio. Dalla Vedova (Fli): inaccettabile forzatura

L'aula di Montecitorio ha approvato mercoledì 30 l'inversione dell'ordine del giorno, proposta dal Pdl e appoggiata dalla Lega, per passare a esaminare il disegno di legge sul processo breve che contiene la norma sulla prescrizione per gli incensurati. Dopo il passaggio alla Camera, il testo dovrà tornare al Senato per l'approvazione definitiva. L'approvazione dell'inversione è stata duramente criticata dall'opposizione in aula al grido di "vergogna, vergogna".
Una "pagine inedita di violenza parlamentare", un "abuso della maggioranza", "un'altra pagina nera della storia della Repubblica" per cui provare "vergogna". Sono le parole utilizzate da Dario Franceschini nel suo intervento alla Camera.

Duro anche il giudizio di Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama: "Il ministro Alfano aveva  promesso, presentando la 'epocale' riforma costituzionale della  Giustizia, che avrebbe eliminato e bloccato i provvedimenti ad  personam in Parlamento, a dimostrazione della buona volontà del  governo ad avviare un confronto costruttivo con le opposizioni. Alfano ha mentito. E la prova è quello che è avvenuto oggi a Montecitorio".

Una "inaccettabile forzatura che è tanto inaccettabile quanto stupida", è invece il commento di Benedetto Della Vedova di Fli.  "Voi - ha spiegato, rivolto ai banchi della maggioranza - le riforme non le volete, non volete che ci siano le condizioni per farle".

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