Federalismo, lo stop del Terzo Polo

Politica
Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini
Pierferdinando Casini al Tetro Comunale

Casini annuncia il voto contrario: "Così com'è rischia di dare un colpo ai comuni". Bossi: "Chi si vuole alleare con noi lo deve votare". E poi attacca Fini: "Si dovrebbe dimettere"

Il Terzo Polo voterà contro il federalismo il prossimo 3 febbraio. Lo ha annunciato il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che spiega: "Il federalismo municipale, così come approntato nei decreti attuativi, rischia di dare il colpo finale all'autonomia impositiva dei comuni e allo stesso federalismo". Una posizione, quella del Terzo Polo, che avvicina il rischio delle urne. Una prospettiva che non spaventa Casini. Le urne, sottolinea l'esponente centrista, "sarebbero una disgrazia per il Paese, ma per quanto riguarda noi, potrebbero addirittura agevolarci".

Casini ribadisce poi dunque il proprio invito al premier: "se avesse a cuore davvero - sottolinea - l'unità dei moderati, quale migliore occasione che fare un passo indietro?; se avesse a cuore gli italiani quale occasione migliore che favorire un nuovo governo piu' forte?". Ma, conclude il leader centrista "la verità è che questa è una disperata battaglia di Berlusconi solo per Berlusconi".

Posizioni ribadite da Casini poi anche dal suo account Twitter, dove ha scritto "Se la maggioranza e Berlusconi affidano a Lavitola i propri destini vuol proprio dire che questo Paese è molto, molto singolare.". Sempre dal suo account sul sito di microblogging il leader centrista è intervenuto sulla vicenda della casa di Montecarlo: "Sulla vicenda della casa di Fini a Montecarlo siamo al ridicolo, le istituzioni sono umiliate. Dall'inchiesta si capirà chi cerca vendetta Fini"

Il no del Terzo Polo non sembra però preoccupare Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega Nord alla Camera, che si dice ottimista di "arrivare ad un accordo con l'Anci e, perché no, magari con l'opposizione". "Il federalismo è al posto numero uno dell'agenda di governo perché serve a tutto il paese - prosegue Reguzzoni - Non credo che arriverà una bocciatura. Il voto contrario dell'Udc non è una novità". Quanto alla proposta di rinvio della riforma federale del senatore di Fli, Mario Baldassarre, dal Carroccio arriva una bocciatura completa: "Tecnicamente - conclude Reguzzoni - è infattibile".

E Umberto Bossi avverte: chi vuole allearsi un domani con la Lega deve votare il federlaismo. "E' la base della Lega che va convinta, mica devono convincere me - spiega il Senatur - io non posso decidere per fare accordi elettorali". "Ma questo - sottolinea - non significa che con chi vota il federalismo si apre automaticamente ad accordi", come a dire che il via libera al federalismo è una condizione necessaria ma non sufficiente per stringere qualsiasi tipo di accordi con il Carroccio. A margine del commento sul federalismo il leader del Carroccio dichiara che "Fini dovrebbe dimettersi".

Ascolta le dichiarazioni del Senatur

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