Il premier è il cittadino onorario più ambito d'Italia

Politica
In una foto del 2007 (scattata da Zappadu) il sindaco Settimo Nizzi consegna a Berlusconi il titolo di cittadino onorario di Olbia
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Olbia, Casoria, Lucca, Casal di Principe, Portobuffolè: da Nord a Sud, per provocazione o ammirazione, sono molte le proposte (alcune realizzate) di assegnare a Silvio Berlusconi la “residenza ad honorem”

di Cristina Bassi

Berlusconi, premier e cittadino: LE FOTO

Se Silvio Berlusconi sarà costretto a ritirarsi dalla politica, non mancheranno i luoghi dove potrà chiedere ospitalità. Non solo ville caraibiche e paradisi off shore, ma anche città e paesi italiani che lo vorrebbero come residente. Sono molti infatti i comuni che hanno proposto, tra provocazione e ammirazione, di concedergli la cittadinanza onoraria. Alcuni ci sono riusciti, altri hanno dovuto desistere.

Lucca, città guidata dal 2007 da un sindaco di centrodestra, lo scorso anno ha sfiorato il conferimento della cittadinanza onoraria al premier. Tutto è nato dalla proposta di un consigliere comunale, l’ex sindaco Pietro Fazzi, che voleva omaggiare Berlusconi in occasione della sua visita istituzionale per salutare Ricardo Martinelli, figlio di emigranti lucchesi diventato presidente di Panama. Il titolo di cittadino onorario doveva andare a entrambi gli ospiti. Alla notizia che l’impresa italiana Impregilo si era aggiudicata la gara per i lavori di ampliamento del canale di Panama, il premier italiano ha annunciato: “Farò gli onori di casa a Martinelli”. Su Facebook i contrari al Cavaliere “residente ad honorem” si erano subito scatenati, ma il premier non è andato a Lucca per la processione della Santa Croce, ha incontrato invece il presidente di Panama a Roma e la giunta guidata da Mauro Favilla ha rinunciato a concedergli il titolo.

L’idea di Berlusconi cittadino onorario di Casoria, dove si svolse la celebre festa di compleanno di Noemi Letizia, è nata proprio su Facebook. “Tutti quelli che vogliono Berlusconi cittadino onorario di Casoria, l’ha resa famosa in tutta Europa per la partecipazione alla festa di Noemi. Se lo merita, non vi pare?”, scrive il creatore del gruppo. Nessuna ironia invece da chi vuole dare al premier la cittadinanza di Casal di Principe, sempre tramite un appello sul social network. I fan sono un centinaio e la proposta recita: “Le associazioni giovanili Cuore tricolore e Giovani della libertà di Casal di Principe si fanno promotori di questa iniziativa: chiedere al sindaco di concedere la cittadinanza onoraria a Silvio Berlusconi per l’impegno profuso in questi mesi dal governo contro la camorra. Per la prima volta dopo decenni i cittadini dell’agro aversano e della provincia di Caserta avvertono la presenza dello Stato. Sarebbe inoltre l’occasione per ribadire che i cittadini di Casal di Principe sono schierati dalla parte dello Stato nella lotta contro l’illegalità”.

“Berlusconi è cittadino onorario di Napoli e della Campania”, dichiarava a marzo il candidato Pdl presidente alla Regione, Stefano Caldoro, in occasione di una visita del premier. “La presenza di Silvio Berlusconi in Campania conferma il suo legame con la nostra terra – ha continuato Caldoro –. Il governo ha risolto importanti problemi, che l’inefficienza della politica fallimentare della sinistra campana, quella di Bassolino, Iervolino e De Luca, ha generato. Dalla sanità ai rifiuti è stata determinante l’azione dell’esecutivo per superare le drammaticità. Berlusconi rappresenta il governo del fare contro i parolai della sinistra”. I tempi dell’ennesima esplosione dell’emergenza rifiuti e della promessa non mantenuta del premier di risolverla in tre giorni erano ancora lontani. 

Nel maggio di quest’anno, quando Berlusconi ha fatto un buco nell’acqua nella ricerca di una residenza adeguata a Venezia, il sindaco di Portobuffolè, un antico borgo di 800 abitanti in provincia di Treviso, ha fatto di tutto per accaparrarsi il Cavaliere come cittadino “ad honorem”. Afflitto come molti colleghi dai problemi finanziari dopo l’abolizione dell’Ici sulla prima casa, Diego De Marchi, eletto in una lista civica ma pidiellino e milanista, ha pensato di rifarsi con le tasse sulla seconda (si fa per dire) casa del premier. “Così – ha spiegato il primo cittadino – con il suo 3 per mille dell’addizionale Irpef sistemiamo il nostro bilancio. Ho letto che ha un reddito imponibile Irpef di circa 20 milioni di euro. Con 60 mila euro corrispondenti all’addizionale il nostro Comune sarebbe a posto. Se poi magari volesse destinarci anche il 5 per mille, la festa sarebbe completa”.

Cittadino onorario di Olbia Silvio Berlusconi lo è davvero. Il premier, che da anni ha scelto la Sardegna per le proprie vacanze, l’ha ottenuta nel 2007 grazie all’ex sindaco forzista Settimo Nizzi, parlamentare del Pdl e medico isolano del presidente del Consiglio. Non mancano i ribelli. Lo scorso anno una petizione e un gruppo su Facebook con 3 mila adesioni hanno chiesto di revocare il titolo a causa dello spostamento del G8 dalla Sardegna all’Aquila, che secondo i promotori della richiesta danneggiava economicamente l’isola. Anche la madre del Cavaliere, Rosa Bossi Berlusconi, scomparsa nel 2008, ha ottenuto un anno prima la cittadinanza onoraria di Arconate, piccolo comune in provincia di Milano. Nonostante le proteste dell’opposizione in Consiglio comunale.

“La Signora Berlusconi – recitava la delibera, proposta dal sindaco di centrodestra e approvata con 12 voti a favore e tre contrari, con in testa a una dettagliata biografia della madre del premier – da tempo visita la comunità di Arconate, con quello stile di sobrietà e dolcezza che la contraddistingue. È intervenuta ad Arconate in occasione di diversi eventi, partecipando ad iniziative culturali di pregio, artistiche e di carattere ambientale quali ‘Arconate in fiore’ e, in particolare, è stata madrina d’onore per l’inaugurazione della rinnovata piazza Libertà. In ogni occasione, la signora Rosa Bossi Berlusconi non ha risparmiato manifestazioni d’affetto, parole di amicizia e vicinanza verso i bambini, le mamme, le nonne e tutti i cittadini Arconatesi”.

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