Casini: "Berlusconi dovrebbe fare un atto di umiltà"

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Il leader dell’Udc, intervistato da SKY TG24, parla dei recenti "pasticciacci" delle liste elettorali. E ne ha per tutti: "Il premier facesse un esame di coscienza". E sul Pd: "Bersani subalterno a Di Pietro"


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Berlusconi sbaglia a sovvertire la  realtà. Faccia il mea culpa e se la prenda con quelli del Pdl che  hanno sbagliato a presentare le liste. Così il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini commenta a "Un caffe' con..." su Sky Tg24 il contenuto della conferenza stampa di ieri a via dell'Umiltà del presidente del Consiglio.

"Riteniamo un errore da parte di Berlusconi accanirsi contro giudici e Radicali. Invece -dichiara Casini- dovrebbe fare esame di  coscienza serio e accanirsi contro i suoi che hanno sbagliato nella  presentazione delle liste. Qualsiasi ricostruzione non può alterare e capovolgere la realtà".

 "Quello che si è verificato -insiste il leader dell'Udc- è sotto gli occhi di tutti. In un primo momento gli esponenti del Pdl  hanno fatto mea culpa. Poi, dopo qualche giorno, si vede che hanno  pensato che non era conveniente fare il mea culpa e se la sono presa  con gli altri, Capisco che la migliore difesa è l'attacco -conclude  Casini- ma mi sembra che ieri Berlusconi abbia davvero esagerato".

Ma il leader del partito che si considera l’erede della Dc né ha per tutti. E dopo aver attaccao il partito di maggioranza, lancuia anche qualche stoccata all’opposizione: “la reazione del Pd di fronte alla vicenda dell'esclusione della lista del Pdl nel Lazio è sbagliata”. “Bersani sta  facendo un grave errore -ha commentato Casini- che è poi l'errore del bipolarismo italiano: da un lato comanda la Lega Nord e dall'altro Di  Pietro che fa la parte del Pifferaio Magico, suona il flauto e si  porta dietro tutti in piazza".

"Questa è un'impostazione sbagliata perché ieri Di Pietro ha subito rialzato la posta politica, chiedendo al presidente Napolitano  di non controfirmare la legge sul legittimo impedimento. Ogni giorno  ce n'é una nuova. Allora o il Pd ha il coraggio, ferme restando le  alleanze in sede locale dove ci sono esponenti dell'Idv con cui si  può ragionare, di rompere questa subalternità psicologica o i problemi in futuro si ripresenteranno sempre di più".

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