Romani: la par condicio è una legge illiberale e liberticida

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Il viceministro al convegno "Faccia a faccia" organizzato da SKy Tg24 ha annunciato che la maggioranza si muoverà in Parlamento per modificare la legge "Con queste norme non si può fare la campagna elettorale"

Il governo, dopo le elezioni regionali, potrebbe aprire di nuovo il capitolo par condicio, "legge illiberale e liberticida e per questo va cambiata". Così ha annunciato il viceministro alle Comunicazioni, Paolo Romani nel corso del convegno "Faccia a faccia, democrazia, par condicio" organizzato da Sky Tg24 in collaborazione con l'Università cattolica di Milano.

"Non si può fare campagna elettorale ed è una sorta di camicia di forza nella comunicazione politica, che non consente di fare capire i programmi, mettendo i candidati di un partito dello 0,1% sullo stesso livello di quelli del partito storicamente radicato"  continua Romani durante la tavola rotonda.  Una legge liberticida, spiega, "perché toglie ai cittadini la sensazione di quella che è veramente la rappresentanza politica".

Quanto alla modifica della legge "riteniamo non debba essere il governo ad essere il protagonista principale, ma il parlamento, tant'e' che ci sono già delle proposte di legge riguardo a questo argomento. Sicuramente poi il governo farà la sua parte".
In ogni caso, aggiunge Romani, "è inammissibile che partiti grandi e piccoli abbiano lo stesso spazio in televisione. Il criterio della proporzionalità non lo abbiamo certo inventato noi ma c'era già nel 2006, quando nella commissione parlamentare di vigilanza, tutti i partiti rappresentati lo introdussero".
Saranno garantiti i nuovi partiti, "quelli che si presenteranno per la prima volta, ai quali bisogna assicurare una rappresentanza prevedendo uno spazio per loro che si chiama 'diritto di tribuna', secondo una certa percentuale suddivisa tra i nuovi partiti".

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