Crisi, Berlusconi: è iniziata la ripresa

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Il presidente del Consiglio afferma che "la crisi è alle spalle". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiede un impegno straordinario del Paese e nuovo regole

"Il peggio della crisi finanziaria sembra sia alle nostre spalle" ed è "iniziata, sia pure lentamente, la ripresa". E' quanto afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un messaggio in occasione della Giornata del Risparmio promossa dall'Acri.

Esprime dubbi, invece, il presidente di Bankitalia. Secondo Mario Draghi, infayyi, è urgente riprendere il cammino delle riforme per riportare il Paese nei prossimi anni su ritmi di crescita sostenuti.

Scrivendo al presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti Berlusconi ricorda i risultati di un'indagine promossa dall'Acri dalla quale "emergono tra gli italiani molti elementi di ottimismo e soprattutto il deciso superamento di quell'atteggiamento particolare che l'indagine definisce di pessimismo statico".
Berlusconi esprime anche apprezzamento per l'azione svolta dalle fondazioni bancarie: "Ritengo si possa sempre più apprezzare la meritoria azione svolta dalle fondazioni di origine bancaria". Per il capo del Governo è inoltre "augurabile che le banche dimostrino un sempre maggiore radicamento verso le esigenze del territorio nella valutazione del merito di credito".

A esortare nuove misure strutturali è il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi,. "Oggi - afferma Draghi - l'urgenza è riprendere il cammino delle riforme per riportare il Paese, negli anni a venire, su ritmi sostenuti di crescita economica, che sono anche il presidio primo della stabilità finanziaria". "Abbiamo la necessità - prosegue Draghi - di affrontare le debolezze strutturali della nostra economia per costruire una durevole ripresa che non poggi soltanto sulle esportazioni".

Interviene sul tema anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che parla di impegno straordinario del Paese, nuove regole per i mercati finanziari e coordinamento internazionale per gli interventi nella politica economica. Questa, secondo il presidente è dunque la ricetta per uscire dalla crisi.

Definire nuove regole e rafforzare le istituzioni internazionali che vigilano sul risparmio. Sono le priorità che indica Napolitano nel messaggio inviato in occasione della Ottantacinquesima Giornata mondiale del risparmio, che cade "in un momento nel quale il paese è chiamato a un impegno straordinario per il superamento degli effetti della crisi globale e per il contenimento delle difficoltà e tensioni che si vanno producendo sul piano sociale".

Il capo dello Stato evidenzia che "il più incisivo coordinamento delle decisioni assunte a livello politico mondiale ed il rafforzamento del ruolo delle istituzioni finanziarie mondiali hanno prodotto apprezzabili risultati in una situazione economica così  difficile". P
oi, Napolitano entra nel merito: "occorre ora definire le nuove regole e le necessarie misure di riforma e rafforzamento delle istituzioni internazionali". In questo contesto, "assumono grande importanza le iniziative riguardanti le vigilanza europea, per migliorare attraverso un piu' elevato livello di protezione degli investitori, la fiducia nei mercati e la stabilita' del sistema".
Nel quadro della "creazione di condizioni favorevoli alla crescita nei diversi contesti locali, un ruolo decisivo puo' essere svolto da un sistema creditizio che riesca a mantenere un forte radicamento territoriale senza rinunciare alle opportunita' offerte dall'inserimento in mercati finanziari aperti alla concorrenza e ben regolati".

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