Ad Arcore il vertice del Pdl. Giulio Tremonti sembra sempre più isolato all'interno della maggioranza, sostenuto solo dal Carroccio, mentre al suo posto al Tesoro il governo vorrebbe Mario Draghi
Il caso è complesso. Da una parte Giulio Tremonti, ministro dell'Economia arroccato sulle sue posizioni (vuole più potere e un posto da vice premier nel governo), sostenuto ormai soltanto dalla Lega. Dall'altra i vertici del Pdl che vorrebbero "sostituire" il ministro con il governatore di Bankitalia, Mario Draghi. Il Senatur, da parte sua, ha rilanciato la candidatura del ministro dell'Economia alla vicepresidenza del Consiglio, e, forse anche per questo, il capo del governo dopo il vertice di sabato scorso proprio con i lumbard e lo stesso Tremonti, ha riunito ad Arcore i vertici del Partito. Incontro, quest'ultimo, con i tre coordinatori Bondi, La Russa e Verdini, che si è concluso con un pieno sostegno alla linea del Cavaliere: rigore sì ma anche e soprattutto sviluppo. Al termine è stato il ministro della Difesa a gettare acqua sul fuoco, domandando: "Ma siete proprio sicuri che Tremonti voglia essere vicepremier?". In realtà, sia nel governo sia nel Pdl in pochi credono alla soluzione che promuova Tremonti. "Non serve aumentare le poltrone", ha detto il ministro dei Trasporti Altero Matteoli. E dal Lussemburgo il Titolare della Farnesina Franco Frattini, nell'elogiare Tremonti, ha dichiarato opportua la permanenza di Tremonti a via XX Settembre: "E' il miglior ministro dell'Economia possibile".
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