L'attesa per la sentenza della Corte Costituzionale alza il livello dello scontro tra maggioranza ed opposizione. Il Pdl difende le ragioni del Presidente del Consiglio, Pd e Idv attaccano: no governi istituzionali
Tutto sospeso. Politica e giustizia. Un'attesa nervosa. Nonostante ciò Silvio Berlusconi ostenta sicurezza. Il capo del governo non vuole darla vinta ai suoi oppositori, se fosse bocciato il lodo, fa sapere, sottrarrà tempo agli impegni istituzionali per prepararsi ai processi. Il Pdl scatena intanto un'offensiva per allontanare lo spettro di un pronunciamento negativo dei 15 giudici. "Il lodo Alfano ha corretto i punti del lodo Schifani censurati dalla Consulta nel 2004", puntualizza Ignazio La Russa, ministro della Difesa, "non credo che la Corte possa smentire se stessa". Per il presidente del Senato, Renato Schifani bisogna rispettare la volontà popolare, non ci sono sbocchi a esecutivi diversi. Il Pd accusa la maggioranza di voler condizionare i giudici costituzionali e Antonio Di Pietro minaccia di indire un referendum per abolire il provvedimento.