Dopo aver rivendicato i meriti del governo nella gestione della crisi, il premier è tornato sulle polemiche sulla libertà di stampa: "Io non chiudo né censuro i giornali. In Italia non c'è una dittatura, anzi, c'è libertà di calunniare e mistificare"
E' un Berlusconi a ruota libera quello che a Milano ha inaugurato il Nono salone italiano del tessile. Dopo aver rivendicato i meriti del governo nella gestione della crisi, e accusato chi lo attacca di tifare contro la ripresa, il presidente del Consiglio è tornato sulle polemiche sulla libertà di stampa. "Io non chiudo né censuro i giornali. In Italia non c'è una dittatura, anzi, c'è libertà di calunniare e mistificare", ha ribadito. Poi ha rivolto un appello alla politica ("No al tutti contro tutti, occorre fare squadra"), e riservato una battuta sull'inchiesta in corso a Bari: "Tangentopoli? Inchiesta Bari interessante...".