Referendum, 21 giugno o rinvio. Bossi: nessuno strappo

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No all'Election day, si va verso l'accorpamento con i ballottaggi delle amministrative ma c'è anche l'ipotesi di uno slittamento al 2010. Berlusconi: la Lega avebbe fatto cadere il governo. Bossi: non ho messo con le spalle al muro nessuno

Referendum il 21 giugno o, più probabilmente, l'anno prossimo. La decisione è uscita dall'ufficio di presidenza del Pdl, dopo che Berlusconi aveva chiarito: il rischio era una crisi di governo. In nottata la precisazione di Bossi: "Io non ho bisogno di mettere Berlusconi con le spalle al muro, abbiamo rapporti troppo cordiali". E poi: "Separare il referendum dalle elezioni non costerà 400 milioni, bisogna dividere almeno per dieci". Ma sul no all'Election day critiche sono arrivate da Confindustria, e soprattutto da Italia dei Valori e Pd.

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