"Spinta" post-pandemia per le imprese umbre ma preoccupa futuro

Umbria

Presentato studio sui bilanci delle aziende

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(ANSA) - PERUGIA, 07 DIC - L'Umbria ha spinto su alcuni acceleratori nel 2021 in termini di ripresa, come sul fatturato, ma è rimasta indietro su altri, come investimenti e redditività, dove la regione deve fare meglio. E guardando all'economia del triennio passato si possono già intravedere, purtroppo, i sintomi di preoccupazione per l'anno che verrà. Questo il quadro che è emerso dall'incontro "L'economia umbra e i bilanci delle imprese", che si è tenuto al Centro Servizi Alessi di Perugia, promosso dalla Camera di Commercio dell'Umbria in collaborazione con la filiale di Perugia della Banca d'Italia.
    Sono stati presentati "dati non noti ma di grande importanza" per comprendere i livelli di competitività del sistema economico dell'Umbria paragonato a quello di Marche, Toscana e Abruzzo.
    Risultati dell'indagine sui bilanci aggregati delle imprese, letti attraverso specifici indicatori sia a livello di economia regionale complessiva che di singoli comparti, oltre a un'approfondimento sui principali specifici settori.
    "Abbiamo cercato di analizzare i bilanci di un triennio particolare, 2019-2021 e che mostrano quella caduta vertiginosa su tutti gli indicatori nel 2020 per le cose note del Covid e lockdown e una ripresa anche abbastanza significativa nell'anno successivo" ha affermato il professor Luca Ferrucci, che ha diretto la redazione dell'indagine, per poi aggiungere: "Però alcuni acceleratori della crescita del 2021 sono più importanti, e penso al fatturato, ma il livello degli investimenti ad esempio resta intermedio compatibilmente alle regioni vicine con tessuti economici simili. Teniamo meglio di Marche, Toscana e Abruzzo sul paino occupazionale e invece la caduta della redditività delle imprese resta molto significativa".
    E immaginando i bilanci futuri, che ancora non si conoscono, il docente di Economia all'Università di Perugia ha ribadito come sia "chiaro che il nuovo scenario che si prospetta è problematico per le imprese". "Sto pensando - ha sottolineato Ferrucci - ai costi di energia e tasso d'inflazione di quest'anno che peseranno su questi bilanci. Un anno, quello prossimo, dove si stima un rallentamento significativo dell'economia nel nostro Paese che avrà ripercussioni anche sull'Umbria". (ANSA).
   

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