Al Serafico si discute su ricerca e riabilitazione

Umbria
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Di Maolo, servono risposte concrete e scientifiche su disabilità

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(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 02 DIC - Al via oggi, all'Istituto Serafico di Assisi, il convegno "Innovazione e ricerca in riabilitazione - Opportunità per la persona con disabilità complessa", con lo scopo di riflettere sulla necessità di investire di più nella ricerca in ambito riabilitativo e di confrontarsi con l'innovazione tecnologica, dando risposte sia sull'efficacia clinica dell'utilizzo di nuove e più sofisticate strumentazioni e sia sulla necessità di inserire nei protocolli universalmente riconosciuti anche l'aspetto psicologico e sociale. Sono intervenuti, tra gli altri, Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr; Massimo D'Angelo, direttore generale sanità Umbria; Giuseppe Ippolito, Dg della Ricerca e dell'innovazione del ministero della Salute. Ha portato un suo saluto i anche il senatore Franco Zaffini, presidente Commissione Affari sociali e Sanità del Senato.
    "Accanto alle cure, i pazienti devono essere seguiti con attenzione e umanità, specialmente i più fragili, e hanno diritto a un Ssn che investa sulla ricerca scientifica e che inserisca i percorsi di umanizzazione anche nei protocolli terapeutici" ha dichiarato Zaffini. "In Commissione stiamo lavorando a un decreto legge sociale, che mira a indirizzare il governo per mettere ordine nel mondo degli Irccs, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico" ha concluso.
    "Personalmente - ha detto la professoressa Carrozza - ho sempre lavorato al fine di coniugare la ricerca e la riabilitazione per raggiungere questo obiettivo e per far sì che la vita sociale e lavorativa delle persone con disabilità possa essere dignitosa. Sono sempre stata contraria alla distinzione, tipicamente italiana, tra riabilitazione, ricerca e assistenza: è necessario intrecciarle per ottenere i risultati migliori in ognuno di questi ambiti. La ricerca, inoltre, è importantissima anche per la prevenzione".
    "Di fronte alle varie forme di disabilità - ha spiegato la presidente del Serafico, Francesca Di Maolo - è necessario dare risposte concrete e allo stesso tempo scientifiche. Non è sufficiente, infatti, 'assistere' una persona con disabilità: è indispensabile sostenerne la dignità nella sua interezza, riconoscendone il valore assoluto soprattutto come persona".
    (ANSA).
   

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