Per Intesa Sanpaolo in metà anno più 90 milioni rispetto 2021
(ANSA) - PERUGIA, 17 NOV - Nei primi sei mesi del 2022, i distretti umbri hanno realizzato 452 milioni di euro di esportazioni, con una crescita di oltre 90 milioni di euro rispetto al 2021 (+25,1%) realizzando un superamento dei livelli pre-Covid del +21%. Un quadro che emerge dal Monitor elaborato dalla Direzione studi e ricerche Intesa Sanpaolo. Secondo la quale il risultato "appare particolarmente positivo anche nel confronto con la variazione dei prezzi alla produzione esteri del manifatturiero italiano, che risulta inferiore sia nel confronto con il 2021 che con il 2019, segno di un pieno recupero solo in parte giustificato dalla dinamica dei prezzi".
Secondo lo studio, il miglioramento delle esportazioni rispetto all'anno precedente è diffuso a tutte e tre le specializzazioni distrettuali monitorate, con una variazione più rilevante in termini percentuali per l'olio umbro (+35,9%) seguito dal mobile dell'Alta Valle del Tevere (+24,7%) e dalla maglieria e abbigliamento di Perugia (+20,2%).
Tra i mercati di destinazione, gli Stati Uniti si confermano come il primo di sbocco con oltre 80 milioni di euro, in crescita del +39%, grazie in particolare alle vendite della maglieria e abbigliamento di Perugia (+51%) e al distretto del mobile dell'Alta Valle del Tevere (+22%), che ha raddoppiato il valore del pre-crisi.
"I dati sui distretti umbri confermano ancora una volta la capacità di reazione e la forte vocazione all'export delle Pmi umbre che, anche in un contesto di incertezza come quello attuale, continuano a pianificare in modo lungimirante il proprio business" commenta Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. "Per affrontare questa fase, tuttavia - aggiunge -, è necessario dare un supporto concreto alle nostre imprese, soprattutto a quelle più piccole e meno strutturate che hanno più difficoltà nel trasmettere a valle l'aumento dei costi. A tal fine abbiamo recentemente varato a livello nazionale un piano di iniziative da 5 miliardi per le piccole imprese, che si aggiunge ai 30 miliardi per contrastare il caro energia già stanziati da inizio anno in favore di Pmi e famiglie". (ANSA).