Banca Italia, economia umbra continua crescita sostenuta

Umbria

Da inflazioni e condizioni offerta "forte freno" per futuro

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(ANSA) - PERUGIA, 17 NOV - Nella prima parte del 2022 l'attività economica umbra ha continuato a crescere in misura sostenuta, favorita da una domanda robusta in tutti principali settori. Il progressivo deterioramento delle condizioni di offerta e l'inflazione eccezionalmente alta hanno tuttavia peggiorato profondamente le aspettative di imprese e famiglie e rappresentano un forte freno al futuro sviluppo del prodotto regionale. Il quadro emerge dall'Aggiornamento congiunturale sull'economia dell'Umbria, presentato presso la Filiale di Perugia della Banca d'Italia. Presenti la direttrice Miriam Sartini, Simone Santoro e Lucia Lucci, del Nucleo per la ricerca economica.
    Secondo l'indicatore trimestrale dell'economia regionale elaborato dalla Banca d'Italia, nel primo semestre dell'anno il Pil dell'Umbria è cresciuto del 5,5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in linea con l'andamento registrato a livello nazionale.
    L'indagine condotta presso le imprese industriali e dei servizi ha evidenziato una significativa crescita del fatturato nei primi nove mesi dell'anno, anche per effetto del marcato incremento dei prezzi di vendita. Emerge comunque come l'erosione del potere di acquisto, seppur mitigata da alcune misure di supporto introdotte dal Governo, si è riflessa in un rallentamento dei consumi e dei depositi bancari delle famiglie.
    "I forti rincari dei beni energetici e di altri input produttivi e il permanere delle tensioni geopolitiche - si legge nel rapporto della Banca d'Italia- hanno deteriorato la fiducia di imprese e consumatori: la spesa per energia elettrica e gas è arrivata a rappresentare oltre il 10 per cento dei costi totali per acquisti di beni e servizi per un terzo delle imprese industriali e i margini economici si sono compressi a causa delle difficoltà di trasferire interamente sui listini i maggiori costi di produzione". (ANSA).
   

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