Lega, immobilismo sindaco Assisi su fondi post sisma

Umbria
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"Quattro anni di immobilismo della Giunta di Assisi e del sindaco Stefania Proietti rischiano di bloccare inesorabilmente la ristrutturazione post sisma 2016 degli immobili ex-Icap e San Benedetto": a denunciarlo sono il capogruppo regionale Lega Umbria, Stefano Pastorelli e i consiglieri comunali Francesco Mignani e Jacopo Pastorelli i quali annunciano di valutare esposto presso la Corte dei conti. "Una vicenda grottesca - dicono - e questa volta sul banco degli imputati non ci sono le lungaggini della burocrazia, ma la noncuranza delle istanze del territorio e la totale incapacità di amministrare del sindaco Proietti e della sua Giunta". "La questione riguarda il sisma 2016 - spiegano gli esponenti della Lega - e la programmazione inerente i lavori di ristrutturazione degli immobili ex-Icap - sede universitaria e "Ipalb San Benedetto danneggiati dal terremoto e per i quali nel 2018, tramite Ordinanza commissariale (56/2018) sono stati assegnati finanziamenti per circa 5,5 milioni di euro. Da quel momento il Comune di Assisi non solo non è stato in grado di appaltare tali lavori, ma nemmeno ha proceduto alla predisposizione di una progettazione preliminare, al contrario di quanto fatto da tanti altri comuni per molte opere pubbliche fuori cratere (alcune delle quali già terminate). Soltanto ad agosto del 2022, quattro anni dopo lo stanziamento dei fondi, il Comune di Assisi si è svegliato dal letargo e ha inviato al Commissario straordinario Legnini e all'Ufficio ricostruzione Umbria la richiesta formale di 'nuova programmazione' e 'proroga termini di progettazione-realizzazione, indicando che gli importi per la ristrutturazione degli immobili avevano subito un incremento nell'ordine del 20-25%, a causa degli aumenti dei prezzi nell'edilizia per caro energia e costo materie prime. La richiesta è stata ovviamente dichiarata irricevibile, poiché il Comune di Assisi ha avuto tutto il tempo per predisporre la progettazione e appaltare i lavori con il precedente prezzario del cratere, ma inspiegabilmente non lo ha fatto. L'aumento di spesa per i lavori di ristrutturazione, il 20-25% di 5,5 milioni di euro pari a un incremento di spesa tra 1 e 1,5 milioni di euro, dovrà quindi trovare copertura finanziaria con risorse dell'Ente comunale, con il rischio concreto che gli interventi non vedano mai la luce e che la città debba convivere a lungo con le ferite aperte del terremoto. Restiamo basiti di fronte ad una tale dimostrazione di incapacità di amministrare la città. Com'è possibile che in quattro anni il sindaco Proietti e la sua Giunta non abbiano avuto il tempo e il modo di avviare le procedure previste in termini di programmazione? Questa grave mancanza rivela ancora una volta la distanza abissale che separa l'Amministrazione comunale dalle reali esigenze del territorio. Un simile errore dovrebbe spingere il sindaco Proietti alle dimissioni, ma sappiamo bene che le ambizioni politiche personali e gli ordini di scuderia dei suoi partiti non le permetterebbero mai di fare un passo che riteniamo doveroso. Sulla base della documentazione acquisita stiamo valutando la possibilità di sottoporre i fatti all'attenzione della Procura regionale della Corte dei conti affinché si accerti la condotta dell'Amministrazione comunale e si valuti l'esistenza di danno erariale".

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