Consulta sanità, positivo il primo incontro con la Regione

Umbria

Rappresenta circa 20mila lavoratori umbri

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(ANSA) - PERUGIA, 29 OTT - Un primo incontro fattivo ed importante nel quale la Regione Umbria "ha mostrato massima disponibilità al confronto e nel quale si sono poste le basi per lavorare insieme al fine di costruire insieme un sistema sanitario aderente ai bisogni dei cittadini". E' questo il bilancio del tavolo, convocato nei giorni scorsi dalla Regione Umbria, che ha visto coinvolta la neo costituita Consulta regionale delle professioni sanitarie e socio sanitarie, che rappresenta circa 20mila sanitari umbri.
    Erano presenti- riferisce una nota - l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, Mara Fabrizio responsabile del Centro unico di formazione, i dirigenti generali Giuseppe De Filippis (ospedale di Perugia), Massimo Braganti (Usl Umbria 1), il direttore sanitario dell'Usl Umbria 2 Simona Bianchi, la responsabile del Sitro dell'ospedale di Terni Monica Donati e i presidenti o rappresentanti di molti degli Ordini delle professioni sanitarie e socio sanitarie coinvolte.
    Coletto ha illustrato le scelte sanitarie regionali rispetto al Piano sanitario regionale - dalla riorganizzazione degli ospedali e del territorio, al Pnrr, al centro unico di formazione ed alla sinergia con l'Università - sottolineando la forte necessità di riorganizzare ed attualizzare il modello sanitario regionale coinvolgendo tutti gli stakeholder come gli ordini professionali.
    Successivamente sono intervenuti i rappresentanti degli Ordini richiedendo che il tavolo della Consulta diventi permanente ed un luogo dove i professionisti sanitari possano condividere istanze, criticità e progettualità a supporto dell'istituzione regionale. Hanno poi sottolineato il gravoso ruolo che gli Ordini hanno svolto e svolgono nella gestione della normativa in merito all'obbligo vaccinale per i sanitari. I presidenti o delegati hanno anche ribadito l'importanza di un sempre maggior coinvolgimento delle professioni sanitarie a supporto della Regione nell'applicazione del prossimo Piano sanitario regionale e nelle scelte in materia sanitaria. Sono state evidenziate, infine, le criticità che i professionisti sanitari vivono quotidianamente in questo momento storico e come, attraverso momenti di confronto come questo, possano emergere possibili soluzioni. (ANSA).
   

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