"Regione incapace di traghettare verso indipendenza energetica"
(ANSA) - PERUGIA, 15 OTT - "Apprendiamo con favore che anche tra le fila della maggioranza c'è chi inizia a chiedere che vengano superate le restrizioni introdotte lo scorso luglio in materia di fotovoltaico con il regolamento regionale n. 4/2022, perché lo stesso atto approvato dalla destra umbra finisce per limitare fortemente lo sviluppo di questo settore e lo fa, paradossalmente, nel bel mezzo di una crisi energetica senza precedenti". E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale Pd Fabio Paparelli, portavoce della minoranza.
"La mozione che è stata depositata venerdì dal capogruppo della Lega in Regione, Stefano Pastorelli, è un fatto politico importante - sottolinea Paparelli - che conferma la bontà delle critiche mosse fin da subito dall'opposizione. Si tratta di un'ammissione di colpa della stessa Lega che ha sbagliato a sostenere sia in Commissione che in Aula questo atto. La mozione leghista - prosegue - disconosce il lavoro compiuto dall'assessore Morroni e arriva a sbugiardare, di fatto, anche la stessa presidente Tesei, che insisteva a dire che non ci sarebbe stato nessun limite all'istallazione dei pannelli in aree agricole e industriali per l'autoproduzione di energia".
"E invece - precisa Paparelli - il regolamento che è stato approvato a luglio, così come abbiamo rilevato e contestato fin da subito, prevede che si possano realizzare impianti fotovoltaici solo sul 5% del terreno agricolo a disposizione e solo su superfici attigue. Perfino in materia di Agrivoltaico incentivato attraverso i fondi del Pnrr, si arriva a consentire solo il 20% dell'uso dei terreni agricoli quando il Italia la media risulta del 100%. Del tutto inaccettabili i limiti imposti ai cittadini nelle aree urbane così come le restrizioni circa la possibilità di autorizzare una nuova centrale fotovoltaica su terreno edificabile produttivo di tipo industriale su cui vige una limitazione del 50% rispetto alle aree disponibili".
Per Paparelli quella adottata dalla Giunta regionale "è una scelta folle, compiuta in un momento di grave crisi energetica che colpisce famiglie e imprese".
(ANSA).