Polizia celebra il santo patrono con una messa Foligno

Umbria
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Questore, vicini alla gente attraverso impegno nascosto e silente

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(ANSA) - PERUGIA, 29 SET - La Polizia di Stato ha celebrato il suo patrono, San Michele Arcangelo, con una messa nella Pro-Cattedrale di Sant'Agostino, a Foligno, presieduta dal vescovo della diocesi, monsignor Domenico Sorrentino e concelebrata dal cappellano della Polizia, don Emanuele Bolognino e da monsignor Giuseppe Bertini.
    Presenti alla celebrazione, la presidente della Regione, Donatella Tesei, il prefetto di Perugia, Armando Gradone, tutte le autorità civili e militari, oltre ad una rappresentanza di studenti dell'Istituto Comprensivo Foligno 5 e della Cooperativa "La Locomotiva".
    Prima della cerimonia, il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai e l'Associazione Nazionale Polizia di Stato di Perugia hanno depositato presso la Statua del Santo Patrono - situata nell'atrio della Questura - un omaggio floreale.
    Non sono mancati, nell'omelia del vescovo e nei saluti conclusivi del questore, riferimenti alla difficile situazione in corso, a causa della guerra in Ucraina, e all'emergenza Covid.
    "Siamo in una società, in una cultura - ha affermato fra l'altro, mons. Sorrentino nella sua omelia - che ha perso il senso del bene e del male. Abbiamo il dovere di ripensare la nostra cultura morale". "Bisogna entrare in una logica della misericordia", ha aggiunto.
    "Chiunque faccia parte di questa collettività provinciale - ha affermato, fra l'altro, il questore Bellassai al termine della messa - ha ammirato negli anni appena trascorsi nelle donne e negli uomini della Polizia di Stato la vicinanza ai bisogni dei cittadini, l'attenzione ai loro problemi, la consapevolezza della necessità di essere costante punto ri riferimento di tutti". "Vorrei traeste da questa giornata, dalla riflessione sull'importanza delle memoria delle cose e del ricordo di chi poliziotto come noi non c'è più, dalla riflessione sulla nobiltà del nostro ruolo e dalla fede in San Michele Arcangelo e nelle sue virtù sante, ogni forza per continuare ad esserci sempre, facendoci prossimi agli altri attraverso l'impegno nascosto e silente". Il questore ha concluso il suo saluto citando le parole di papa Francesco: "Il vero potere è il servizio". "E' un monito per tutti - ha osservato - quel monito, amici poliziotti, teniamolo sempre bene a mente". (ANSA).
   

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