M5s, Regione tassi extraprofitti multinazionali

Umbria

Per il movimento porterebbero "500 euro a famiglia"

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(ANSA) - TERNI, 20 SET - "Cinquecento euro a famiglia per superare il caro bollette. Non è utopia ma è quello che sarebbe possibile fare se la politica regionale si impegnasse a tassare gli extra profitti delle grandi multinazionali": è la posizione del Movimento 5 Stelle su caro energia e risorse dell'idroelettrico. Posizione illustrata in una conferenza stampa a Terni. Presenti il consigliere regionale e coordinatore del M5s Umbria, Thomas De Luca, quello comunale Luca Simonetti e il consigliere comunale e provinciale Federico Pasculli, candidato nel collegio uninominale del Senato.
    "Basterebbe riprodurre in Umbria - ha sostenuto il M5s - quanto già avvenuto in altre regioni come la Basilicata, dove i residenti pagheranno bollette del gas irrisorie grazie al contributo di chi ha le concessioni per le estrazioni di idrocarburi. Durante la crisi energetica del secolo riteniamo doveroso che chi governa la Regione faccia il possibile per proteggere i cittadini dall'aumento delle tariffe, piuttosto che lanciare accorati appelli al Governo che lasciano il tempo che trovano. Questo sarà possibile solamente approvando immediatamente la legge regionale sulla concessione dei grandi impianti di derivazione idroelettrica che da marzo è scomparsa nei meandri del palazzo della Regione Umbria".
    Per il Movimento "il polo idroelettrico di Terni può generare energia per oltre 500 mila famiglie". "Ad oggi - ha aggiunto - esiste un fondo di circa 24 milioni di euro per sostenere eventualmente i rischi che accompagnano il contenzioso che Erg aveva aperto con Regione Umbria dopo il raddoppio dei canoni idroelettrici nel 2015. Risorse che a breve potrebbero essere sbloccate. Inoltre, votando la legge già disposta dall'assessore Morroni, sarebbe possibile monetizzare altri 27 milioni di euro.
    Questa quota di energia, secondo i calcoli che furono fatti dai tecnici della Regione con un costo dell'energia di 50 €/MWh, si può indicativamente stimare con un valore dell'energia da fornire gratuitamente, o da monetizzare, pari a circa 2,7 milioni di euro". (ANSA).
   

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