Articolata risposta dell'assessore al consigliere Bori (Pd)
(ANSA) - PERUGIA, 03 SET - "Nel confermare che la gara che la Regione sta predisponendo sarà unica e che l'ambito di traffico è unico, ai sensi dell'art. 8 ("Ambiti di traffico") della L.R.
37/98, segnalo quindi che il tema della discussione è relativo non ai bacini, ma al numero di lotti previsti dalla gara unica per l'unico bacino dell'Umbria": inizia così l'articolata risposta dell'assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, al consigliere Tommaso Bori (Pd), che in tema di trasporto pubblico locale (Tpl) il 5 agosto scorso aveva scritto una lettera alla presidente Donatella Tesei e allo stesso Melasecche per chiedere, fra l'altro, di "abbandonare l'idea della suddivisione della gara in quattro bacini e tornare a quella con un bacino unico".
"Già una precedente Amministrazione regionale, quella di Catiuscia Marini - ricorda l'assessore - con Dgr 178/2014, a seguito di specifica interlocuzione con l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che aveva segnalato l'improcedibilità di una gara con lotto unico, aveva deliberato" di "dare atto che al fine di garantire una più ampia partecipazione delle Aziende, le gare ad evidenza pubblica, per l'affidamento dei servizi su gomma, potranno essere svolte in almeno due lotti all'interno del Bacino unico regionale di traffico".
"È evidente pertanto che la necessità di individuare più lotti di gara - spiega, fra l'altro Melasecche - era già stata riscontrata, tecnicamente e politicamente, otto anni fa e che la stessa deriva nient'altro che dall'applicazione di principi giuridici più volte ricordati e definitivamente cristallizzati in norme successive".
Melasecche spiega inoltre - citando la normativa di settore - che "i quattro lotti sono una efficace soluzione che coglie sia l'obiettivo economico di non far crescere i costi del Tpl rispetto ad oggi e non opera cesure artificiose dei servizi negli ambiti locali" e che sarà inserita in gara la clausola sociale che garantisce il contratto nazionale autoferrotranvieri e quello integrativo aziendale, "avendo questa amministrazione la precisa volontà non certo di danneggiare i lavoratori, ma di riportare l'intero settore dei Trasporti alla normalità dopo le turbolenze" degli ultimi lustri. (ANSA).