Bori (Pd), la sanità umbra appare sull'orlo del commissariamento

Umbria

"Per blocco assunzioni, spesa farmaceutica e buco di bilancio"

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(ANSA) - PERUGIA, 03 SET - La "sanità umbra appare a tutti gli effetti sull'orlo del commissariamento. Le situazioni e i segnali che arrivano da questo settore sono molto preoccupanti".
    Così il vicepresidente della Commissione Sanità, Tommaso Bori (Pd).
    "In queste ultime settimane - continua Bori - sono passati sotto silenzio alcuni segnali allarmanti. Su tutti le comunicazioni del direttore regionale della Sanità, Massimo D'Angelo, che ha di fatto commissariato ogni azienda sanitaria, chiedendo di mettere nero su bianco quello che è apparso come un vero piano di rientro. Una autodenuncia del buco di bilancio, finora negato e uno stop, in pratica, di qualsiasi manovra che possa avere un impatto spesa, così come ogni assunzione o consulenza non a carattere sanitario. I direttori avranno fino al 30 settembre per riportare i conti in ordine, pena la loro decadenza".
    "Anche la spesa farmaceutica è finita fuori controllo - continua il vicepresidente Bori - quando l'Umbria è sempre stata annoverata tra le più virtuose grazie ad un'attività di monitoraggio e controllo costanti e accordi che hanno consentito di assicurare cure di qualità e non lasciare indietro nessuno".
    "La presa di posizione dei sindacati, ad esempio - conclude Bori - conferma ancora una volta quanto sia grande il disagio e di tutti gli operatori della sanità. Senza una programmazione chiara e un monitoraggio costante, ecco che la situazione del sistema sanitario umbro passa, dall'essere sempre stato benchmark, ad uno di quelli a rischio commissariamento.
    L'auspicio è quello di sbagliarmi, ma i segnali che continuano ad arrivare da più parti non sono per niente rassicuranti e sembrano tracciare una strada ormai segnata. Tesei e Coletto hanno portato la nostra regione a rischio commissariamento".
    (ANSA).
   

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