"Costi triplicati sono insostenibili" dice presidente Borgobrufa
(ANSA) - PERUGIA, 30 AGO - "La bolletta dell'energia elettrica? A luglio è passata da 20-22 mila euro a 58 mila, praticamente triplicata. Quella del metano? Da 6 a 14 mila, raddoppiata. Se non mettono mano a qualcosa di serio anche la nostra attività è seriamente a rischio nei prossimi mesi": a lanciare l'allarme è Andrea Sfascia, presidente dell'azienda a conduzione familiare proprietaria di Borgobrufa, spa-resort con un centro benessere di circa 3 mila metri quadri sulle colline vicino Perugia. Un'azienda anche questa energivora, come spiega lui stesso all'ANSA, con più di una ottantina di dipendenti e quattro milioni e 600 mila euro di fatturato lo scorso anno.
"L'aria condizionata per le nostre camere, il riscaldamento di saune, piscina e degli altri servizi che offriamo consumano energia - dice Sfascia - e gli aumenti stanno erodendo l'utile aziendale. Ci sono poi la crescita dei prezzi delle materie prime del ristorante, delle bevande e dei ricambi, del 20-40 per cento in media. Una sorta di aumenti preventivi perché molte aziende li stanno applicando in funzione di quanto si pensa potrà accadere, non della situazione attuale e reale".
Secondo Sfascia, ex presidente della sezione Turismo di Confindustria Umbria, c'è poi da considerare "una maggiore prudenza da parte dei turisti, che sempre di più scelgono vacanze più corte e limitano i servizi dei quali usufruiscono per i quali i costi per accedere alla struttura sono cresciuti solo del tre-quattro per cento".
Per il presidente di Borgobrufa "il rischio è che la situazione si faccia insostenibile". "Non so - sostiene - se ce la faremo a restare sempre aperti o se diventi addirittura più conveniente stare chiusi". "Non vogliamo arrivare a questo - sottolinea Sfascia -, anche perché poi cosa accadrebbe ai nostri dipendenti? Ma veniamo da un periodo già disastroso come quello del Covid e bisogna che facciano qualcosa". (ANSA).