Umbria tappa finale dell'ultimo giro di Rushdie in Italia

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Incontro pubblico al castello di Civitella Ranieri

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(ANSA) - PERUGIA, 13 AGO - E' stata l'Umbria, e in particolare il suggestivo scenario del Castello di Civitella Ranieri ad Umbertide, ad ospitare lo scrittore Salman Rushdie come tappa finale del suo ultimo giro in Italia, un mese fa, prima dell'attentato subito nello Stato di New York. L'autore dei 'Versetti satanici' è rimasto gravemente ferito dopo essere stato accoltellato ad un festival letterario.
    Nella serata di martedì 12 luglio lo scrittore indiano naturalizzato statunitense aveva presentato il suo lavoro al castello di Civitella Ranieri, dove è stato ospite dell'omonima Fondazione che da oltre 25 anni accoglie in Umbria con residenze artistiche prestigiosi ed emergenti artisti visivi, scrittori e musicisti, diretta da Dana Prescott e con sede legale a New York. Più di cento persone, "rigorosamente controllate con un sistema di prenotazione e controllo molto scrupoloso" spiega all'ANSA il direttore delle residenze Diego Mencaroni, hanno partecipato all'evento che ha visto protagonisti l'autore e la compagna Rachel Eliza Griffiths, poetessa e fotografa statunitense. Griffiths e Rushdie hanno avuto la possibilità di interagire con il pubblico presente e firmare libri, sia prima che dopo l'evento. Griffiths ha aperto la serata con le sue poesie per poi lasciare il palco a Rushdie, che ha letto in anteprima il primo capitolo del suo nuovo libro, "Victory City", in uscita nel 2023.
    "Una lettura che ha stregato tutti i presenti" racconta ancora Mencaroni, per poi aggiungere: "Non avrei mai pensato che potesse accadere una cosa del genere ormai, anche perché dal punto di vista della sicurezza lui era abbastanza tranquillo, ma noi ci siamo organizzati comunque per non lasciare nulla al caso e per evitare ogni tipo di situazione spiacevole". Rushdie, dopo anni passati a vivere con il controllo degli uomini della scorta, era infatti tornato a muoversi senza protezioni. "Noi abbiamo messo l'evento ad ingresso libero per un centinaio di persone controllandole tutte sia in fase di registrazione che di ingresso alla struttura" afferma ancora Mencaroni. "Sia lui che la compagna sono poi ripartiti per l'America il giorno dopo" conclude il direttore delle residenze di Civitella Ranieri.
    (ANSA).
   

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