"No a logiche di palazzo, guardare all'interese generale"
(ANSA) - PERUGIA, 03 AGO - "Partiamo da un assunto: come ha ben ricordato il Segretario Nazionale Enrico Letta in una sua recente intervista, la composizione delle liste non è mai stata cosa facile. Aggiungo: tanto più adesso, all'indomani di una crisi di governo inaspettata, una campagna elettorale in pieno agosto e un sistema elettorale che non favorisce la governabilità. Per questo mi auguro che il gruppo dirigente del Partito Democratico, a tutte le latitudini, faccia prevalere l'interesse generale e la responsabilità verso gli elettori, piuttosto che certe logiche di palazzo che, in passato sono state, troppo spesso, permeate di opportunismi, veti e rancori".
Lo afferma la capogruppo Pd nella Regione Umbria, Simona Meloni.
"L'obiettivo comune - prosegue - deve essere quello di assicurare all'Italia una classe dirigente democratica e progressista, realmente pronta ad affrontare una fase così complicata per il Paese. In gioco non c'è il destino personale di questo o quel dirigente politico, ma quello dei nostri concittadini, sempre più provati da questi anni di pandemia e da una crisi economica che rende ancor più incerto il futuro di tutti noi".
"Per questo motivo - aggiunge, fra l'altro - sento di dover fare appello alla responsabilità, pur restando fiduciosa che, sia a livello nazionale sia regionale, si perseguiranno tali obiettivi attraverso buone pratiche che permettano di ottenere il miglior risultato possibile. Con candidature riconoscibili, competitive e rappresentative, realmente in grado di portare un vero valore aggiunto, per storia personale o politica, per radicamento territoriale o per la rappresentanza d quei valori e di quelle istanze migliori che si muovono nella socieltà italiana e umbra.
Un giusto mix di esperienze e innovazione, che renda l'idea di un partito che sa investire con coraggio sul merito e sulle competenze, che sa fare tesoro delle esperienze maturate in ambiti diversi, nazionali e locali, a partire da quelle dei nostri amministratori, comunali e regionali, che si sono distinti per il consenso ricevuto in virtù del buon lavoro svolto per rendere migliori i nostri territori". (ANSA).