Banca d'Italia, contesto economia umbra torna a deteriorarsi

Umbria
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Emerge "accresciuta incertezza per brusco mutamento condizioni"

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(ANSA) - PERUGIA, 24 GIU - Dall'inizio dell'anno il contesto economico umbro è tornato progressivamente a deteriorarsi con una accresciuta incertezza data dal brusco mutamento delle condizioni, dopo che nel 2021 l'attività economica regionale aveva registrato un significativo recupero. È il quadro macroeconomico delineato dalla Banca d'Italia attraverso il consueto Rapporto sull'economia dell'Umbria.
    Al recupero del 2021 avevano contribuito "il progressivo allentamento delle restrizioni adottate per contenere la pandemia di Covid-19 e la robusta ripresa della domanda" ha spiegato Miriam Sartini, capo della Filiale di Perugia.
    Secondo l'indicatore trimestrale dell'economia regionale (Iter) elaborato dalla Banca d'Italia, la crescita dell'attività economica stimata per lo scorso anno è del 6,5%, in linea con l'andamento nazionale. Dopo il forte incremento del secondo trimestre rispetto al corrispondente periodo del 2020 - profondamente condizionato dalla sospensione delle attività, è stato sottolineato - il recupero è proseguito nella seconda parte dell'anno e ha consentito di colmare buona parte della perdita di prodotto accumulata durante la crisi pandemica.
    Successivamente, il rialzo dei contagi, più pronunciato che nel resto del Paese, ha penalizzato principalmente la spesa per i servizi. Le strozzature dal lato dell'offerta hanno ostacolato la produzione manifatturiera. L'eccezionale rialzo dei prezzi energetici, accentuatosi dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, ha ridotto i margini economici delle imprese e il potere di acquisto delle famiglie.
    Alla luce di questo contesto economico, le valutazioni delle aziende regionali sull'andamento del fatturato e i piani di investimento relativi al 2022 sono stati rivisti sensibilmente al ribasso. (ANSA).
   

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