Ucraine da Città della Pieve, Draghi si faccia mediatore pace

Umbria

Residenti da 20 anni:"Vorremmo regalargli bandiera nostro Paese"

ascolta articolo

(ANSA) - CITTÀ DELLA PIEVE (PERUGIA), 05 MAR - "Il presidente del Consiglio Mario Draghi, che abita nella nostra città, si faccia mediatore di pace e convinca Putin a mettere fine a questa guerra senza senso". A chiederlo, parlando all'ANSA, sono Tania Yarmoshyk e Yaryna Bulachok, due cittadine ucraine che vivono da oltre 20 anni a Città della Pieve, il borgo umbro scelto dal premier come residenza quando libero da impegni istituzionali. "Gli chiediamo - aggiungono - che si faccia tramite tra un popolo pacifista e uno, quello russo, che siamo convinte voglia anch'esso la pace".
    "Bisogna mettere fine a questi morti inutili - dicono Tania e Yarina -, è per questo che chiediamo al presidente del Consiglio di provare a far ragionare Putin, perché nel nostro Paese saranno morendo innocenti, compresi bambini che con queste Guerra non c'entrano niente". Le due donne non si dicono sorprese dalla solidarietà che l'Ucraina sta ricevendo dall'Italia e dal mondo. "In segno di ringraziamento verso il popolo italiano, verso il governo - aggiungono - avremmo il desiderio di regalare, se possibile, la nostra bandiera al presidente Draghi".
    Intanto stanno vivendo ore di angoscia per i parenti che hanno in Ucraina: "Siamo costantemente in contatto con loro - dicono -, ma da un momento all'altro lì può accadere di tutto".
    E si dicono "preoccupate per i cordoni umanitari. Non vorremmo che la gente in fuga venga colpita - concludono - come accadde nella rivoluzione del 2014". (ANSA).
   

Perugia: I più letti