Cantone, Umbria regione libera dalla mafia

Umbria

Per procuratore "non significa essere inattaccabili"

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(ANSA) - PERUGIA, 15 FEB - L'Umbria è una regione "mafia free", libera, e un'isola "abbastanza felice" per il procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone. Secondo il quale questo comunque "non significa essere inattacabili" perché ci sono segnali "da non sottovalutare".
    Cantone lo ha sottolineato durante la firma, con il prefetto di Perugia Armando Gradone, del protocollo d'intesa per il rafforzamento della collaborazione nell'azione di prevenzione e contrasto della criminalità mafiosa.
    Atto che il magistrato ha definito "pilota" perché il primo di questo tipo. "Spesso - ha commentato rivolgendosi al prefetto - ci siamo guardati a distanza e a volte con sospetto, ma abbiamo un obiettivo comune e quindi ripartiamo da questo nuovo strumento che potrà essere utilizzato anche da altre realtà".
    Per Cantone, alla luce del lavoro che va avanti ormai da un anno sul territorio umbro, "non ci sono organizzazioni stanziali, né locali della 'ndrangheta né gruppi criminali legati agli altri gruppi come camorra e mafia siciliana".
    Secondo il procuratore "esistono invece soggetti collegati alla criminalità organizzata, calabrese soprattutto, ma anche alla camorra, che si insinuano proprio nelle regioni a minore intensità criminale".
    Cantone ha poi messo l'accento sulle mafie estere "che si stanno organizzando mettendosi in affari con quelle operanti nel circuito nazionale" e sulla difficile situazione economica post pandemia. Evidenziando un aspetto da attenzionare. "In questo periodo - ha detto - non ci sono state notizie di reati di usura, una cosa strana visto il momento che stiamo vivendo. Ci aspettavamo un boom per questo tipo di denunce e invece niente.
    Questo - ha concluso il procuratore - non è un elemento tranquillizzante ma che ci deve far tenere alta la guardia".
    (ANSA).
   

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