Per presidente "si è voluto colpire Istituto"
(ANSA) - PERUGIA, 23 DIC - "Dal primo gennaio 2022 l'Isuc sarà chiuso. Sinceramente non avrei mai immaginato che la lotta politica avviata e sostenuta dai massimi vertici dell'Amministrazione regionale potesse arrivare a tanto": a sostenerlo è il prof. Alberto Stramaccioni, presidente dell'Istituto da ottobre. "Dopo lunghe discussioni non si è voluto consentire all'Isuc, ente della Regione, di dotarsi di nuove forme contrattuali per i propri collaboratori, in sostituzione delle precedenti, per proseguire la sua attività di ricerca storica, convegnistica, editoriale e didattica" afferma in una nota.
"Si è voluto colpire - sostiene Stramaccioni - un Istituto che negli anni ha contribuito in modo significativo a definire l'identità istituzionale sociale ed economica dell'Umbria dall'Unità nazionale in poi. Sarebbe comunque auspicabile da parte di chi ha la massima responsabilità nella gestione della cosa pubblica in Umbria spiegare ai cittadini, agli studiosi e ai lavoratori dell'Isuc stesso le ragioni per le quali si intende chiudere l'Istituto. Gli organismi dirigenti dell'Istituto appena eletti, nella loro autonomia, percorreranno tutte le strade possibili per evitare che si compia definitivamente questo scempio culturale al solo scopo di perseguire un disinvolto uso politico della storia. Non pensino i massimi esponenti dell'Amministrazione regionale che noi siamo disposti a fare un passo indietro e non si illudano - conclude Stramaccioni - di chiudere una istituzione culturale senza dovessi assumere le proprie responsabilità politiche e istituzionali". (ANSA).