Morroni parla di "concreta attuazione di best practices"
(ANSA) - PERUGIA, 30 NOV - Oltre 20 milioni di euro verranno pagati in questi giorni a 7.315 aziende dalla Regione Umbria grazie alle misure a favore dell'ambiente e del clima.
Utilizzate per la prima volta le risorse Euri.
Oltre 6 milioni, infatti, dei circa 20 milioni e 600 mila euro in pagamento, sono provenienti dal pacchetto Next Generation Eu, risorse che finanziano il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza post pandemia. La direzione intrapresa dalla Regione - si legge in una sua nota - è di assolvere agli impegni a difesa dell'ambiente e del clima che caratterizzano la nuova programmazione Psr, in sintonia con la realizzazione del "Green new deal" dell'Unione europea finalizzato a far fronte alla sfida dei cambiamenti in atto in modo equo e sostenibile.
L'assessore all'Agricoltura e all'ambiente, Roberto Morroni, evidenzia che "i risultati ottenuti dalla Regione in termini di applicazione delle misure agro climatico ambientali sono più che buoni, rappresentano la concreta attuazione di best practices a favore della sostenibilità". "Queste misure, infatti - spiega -, perseguono obiettivi volti al contrasto dei cambiamenti climatici, alla salvaguardia della biodiversità, così come alla tutela delle risorse idriche, del suolo e dell'aria. Il successo del perseguimento degli obiettivi prefissati è testimoniato dal fatto che le superfici assoggettate a vincoli ad effetto ambientale hanno rilevato un costante incremento interessando attualmente oltre il 30% della Sau regionale, ovvero, il livello di percentuale di superficie agricola sulla quale sono adottate virtuose pratiche agronomiche e che posiziona l'Umbria tra i primi posti in Italia. Questo importante risultato è frutto di un capillare lavoro che ha coinvolto fattivamente tutti gli attori del settore produttivo agricolo, in risposta ad una visione di regione proiettata al futuro, con l'ambiente al centro delle politiche di sviluppo, quale valore non negoziabile da consolidare e tramandare alle generazioni future. L'intento è di perseguire la via della ripresa con il criterio imprescindibile della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Nel merito, la stessa riforma della Pac introduce importanti novità che contribuiscono agli obiettivi climatici ambientali dettati dal New green deal e di quelli a esso collegati quali il Farm to fork e biodiversità per il 2030.
L'estensione del Psr per il 2021-2022 potrà contribuire, attraverso le azioni che saranno avviate in questo biennio e con le risorse aggiuntive assegnate e già programmate, al rilancio delle aree rurali dell'Umbria. Lavoriamo per una maggiore competitività delle imprese agricole e di trasformazione, per un'agricoltura sempre più moderna e attenta alla sostenibilità, favorendo il ricambio generazionale con l'aumento delle imprese condotte da giovani. Queste sono le scelte che la Regione Umbria ha compiuto nell'impegnare i 285 milioni di euro a disposizione per il biennio 2021-2022 del Programma di sviluppo rurale, con l'intenzione di imprimere una forte spinta al comparto, alla promozione delle sue eccellenze e della qualità che lo contraddistingue". (ANSA).