Per presidente "obiettivo 300 mila passeggeri, poi 500 mila"
(ANSA) - PERUGIA, 09 NOV - Per l'aeroporto dell'Umbria "il 2022 dovrà essere l'anno di definitivo rilancio raggiungendo la cifra di 300 mila passeggeri che sarebbe record di tutti i tempi": lo ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei intervenendo in Assemblea legislativa. "Ci consentirebbe di portarci da 31/o scalo italiano, su 42, subito a ridosso dei grandi italiani" ha aggiunto la governatrice che poi ha sottolineato come "l'aeroporto non è una vetrina ma un acceleratore sul quale investire per il bene della nostra comunità".
"Nel 2023 e 2024 - ha annunciato Tesei - si proseguirà verso l'obiettivo dei 500 mila passeggeri, il massimo che il San Francesco di Assisi può consentire. L'obiettivo dei 300 mila si potrà intanto conseguire, Covid permettendo, con un piano da 16 rotte fin dalla primavera che ci collegherà ad alcune città europee, a tutto il sud Italia, comprese Puglia e Sardegna, a due hub internazionali come Monaco di Baviera e Londra, con tutti i risvolti industriali, commerciali e turistici immaginabili. Per fare questo è necessario che tutti i soci contribuiscano al piano industriale, secondo la proprio quota, e la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia continui a darci il supporto di sempre".
"Stiamo lavorando moltissimo da inizio legislatura sul tema dei collegamenti - ha sottolineato ancora la presidente -, assolutamente prioritario per il rilancio dell'Umbria. Ho sempre inteso dividere il tema in due, da una parte le infrastrutture stradali e ferroviarie strategiche per la regione che hanno bisogno di tempo per vedersi realizzate, dall'altra gli indispensabili acceleratori dei collegamenti, ovvero treni veloci e aerei che ci colleghino alle città italiane ed europee, dandoci un'apertura al mondo".
Dopo avere citato i collegamenti dell'alta velocità ferroviaria, Tesei ha sottolineato che "risponde a queste esigenze anche il rilancio dell'aeroporto dell'Umbria sul quale sto lavorando in modo diretto dal primo giorno della mia legislatura". "Dopo il ricostituito patto dei soci e il completo cambiamento della governance precedente - ha proseguito -, il piano industriale, la diligence sui conti e l'avvio del piano di rilancio, si è arrivati in estate alla necessaria ricapitalizzazione alla quale solo la Regione si è presentata con i denari necessari. Abbiamo salvato l'aeroporto dell'Umbria e tutto il denaro che nel corso di tanti anni era stato speso.
Parallelamente era già partito il nostro piano di rilancio con una molteplicità di rotte per il periodo marzo-ottobre 2021. Ha dato risultati stupefacenti considerando che aveva solo otto mesi dispiegarsi e fino a maggio non si è sostanzialmente volato a causa Covid. Ci ha consentito di battere dall'estate mese su mese non il 2020 ma il 2019 pre-pandemico". Tesei è intervenuta rispondendo a un'interrogazione a risposta immediata della consigliera Paola Fioroni (Lega) relativa agli “Aggiornamenti da parte della Giunta circa l’assetto effettivo della Sase e programmazione del piano industriale per l’aeroporto dell’Umbria”. L'esponente leghista ha sottolineato come l’aeroporto rappresenti “uno degli asset più importanti, a livello economico, turistico e di incoming del sistema infrastrutturale regionale. La ‘Società per azioni per il potenziamento e la gestione dell’aeroporto regionale umbro S. Egidio’ (Sase), alla data del 20 giugno 2021 era partecipata da Enti locali, istituzioni pubbliche e privati tra i quali Sviluppumbria, Comune di Perugia, Comune di Assisi, Unicredit, Camera di Commercio e Confindustria Umbria. Nell’assemblea dei soci di Sase del 21 giugno scorso è stata approvata la ricapitalizzazione della Società grazie all’impegno della Regione che attraverso Sviluppumbria ha anticipato la copertura totale delle perdite sottoscrivendo interamente la ricostituzione del capitale sociale anche per conto degli altri soci. La Regione ha dato la possibilità ai soci di avere cinque mesi di tempo per la ricapitalizzazione e di esercitare anche l’approvazione sulle quote libere. Il sistema aeroportuale italiano ha chiuso il 2020 con solo 53 milioni di passeggeri, contro i 193 milioni del 2019. L’inizio del 2021 è stato difficoltoso per tutto il sistema aeroportuale italiano ed in particolare per il nostro aeroporto che rispetto all’inizio del 2020 ha visto un calo dei passeggeri del 94 per cento. In virtù della ricapitalizzazione e dell’impegno che la Regione ha assunto, il nostro aeroporto ha iniziato un percorso importante di rilancio e già dal mese di giugno ci sono stati incrementi con punte record a luglio di oltre 1733 passeggeri. Ancora più incoraggiante è stato agosto con 26947 passeggeri con 567 voli all’attivo, contro circa la metà registrata nell’anno precedente ed addirittura con un numero superiore rispetto al 2019, anno pre-covid. Il mese di settembre ha confermato l’attrattività del brand Umbria rispetto al mercato turistico. Il piano di rilancio e la programmazione dell’aeroporto, insieme alla ricapitalizzazione, risultano dunque un passo giusto ed importante. Anche nel mese di ottobre si registra un trend positivo rispetto allo stesso mese del precedente anno. È importante rimarcare come alla ripartenza dell’aeroporto sia corrisposto un aumento sostanziale del turismo in Umbria. Uno studio di Enit ha stimato che ogni passeggero lascia nel territorio dove atterra circa 500 euro. L’aeroporto diventa dunque uno strumento importantissimo di sviluppo per il nostro territorio regionale. Questa amministrazione regionale ha dovuto sin da subito porre rimedio ad una situazione di inerzia da imputare alle amministrazioni precedenti. Tutti i segnali fanno ben sperare per il raggiungimento dell’obiettivo finale, che deve veder transitare sul nostro aeroporto 500mila passeggeri. Resta ancora da chiarire quale sia l’assetto definitivo della compagine sociale di Sase e del piano industriale da 5,5 milioni di euro. Chiediamo quindi alla Giunta di conoscere le novità sull’assetto effettivo della società Sase e di conoscere le prospettive ed i programmi per il rafforzamento ed il rilancio della società di gestione aeroportuale dell'aeroporto, anche ai fini della promozione e commercializzazione del brand Umbria". Tesei ha quindi anche sottolineato che "nella difficile assemblea di ricapitalizzazione estiva, con l’aeroporto sull’orlo della liquidazione e tutto ciò che ne sarebbe derivato in termini di prospettive di collegamento e sperpero di danari pubblici, tra i soci solo la Regione si presentò con le risorse necessarie per l’immediata ricapitalizzazione". "Ad oggi i soci pubblici che hanno fanno parte della compagine sociale - ha ricordato la presidente - sono: il Comune di Perugia (6,25 per cento), Assisi (4,8 per cento), Bastia Umbra, mentre la Camera di Commercio ha ridotto la propria quota al 10 per cento, pur restando primo socio di minoranza. L’Advisor Gepafin ha comunicato l’assetto societario riveniente dai versamenti che sarà sancito con apposita assemblea dei soci entro fine novembre. La Regione, che tramite Sviluppumbria aveva assicurato il 100 per cento della ricapitalizzazione, salvando e rilanciando l’aeroporto, manterrà la larga maggioranza assoluta delle quote (79 per cento) e determinerà una governance che rappresenti questo assetto sostenendo pro quota in piano industriale come dovranno fare i soci. L’aeroporto, oggi è un acceleratore su cui investire per il bene della nostra comunità. Il futuro dell’aeroporto sarà scritto in un piano industriale 2022-2024 che la nuova governance sarà chiamata ad approvare. La Regione deciderà se e come aprire la partecipazione ad uno o più partner. Auspico un forte coinvolgimento di tutta l’Umbria sia nella governance che nel sostegno al piano industriale. Per tempi complessivi di arrivo, parcheggio ed imbarco il nostro aeroporto è più comodo di quello di Fiumicino anche per l’Umbria del sud e sarà collegato mediante stazione di Collestrada a quella formidabile metropolitana di superficie dell’Umbria che sarà la nuova Fcu e che collegherà Città di Castello con Terni, con forti risvolti turistici, industriali e commerciali”. Nella replica, Fioroni ha sottolineato la sua condivisione delle scelte e delle strategie illustrate dalla presidente Tesei, sottolineando l’importanza della “considerazione dell’aeroporto non come una vetrina, ma come un acceleratore. In passato qualcuno ha considerato troppo l’aeroporto come vetrina e non negli investimenti da fare. Importante invitare tutti i territori della regione a collaborare nel piano di rilancio dell’aeroporto”.
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