Azienda, è il primo oleificio certificato sostenibile nella Gdo
(ANSA) - PERUGIA, 27 OTT - Farchioni Olii Spa ha reso noto di avere pubblicato il suo primo Bilancio di sostenibilità, spiegando che si tratta del primo oleificio certificato sostenibile nella grande distribuzione. La verifica è stata fatta, sulla base dell'International Standard on Assurance Engagements Isae 3000, dalla società di revisione indipendente Bdo Italia Spa.
I risultati completi del Bilancio di sostenibilità saranno presentati il prossimo 25 novembre 2021 a palazzo Rospigliosi a Roma (sede di Coldiretti) alla presenza degli stakeholder e della stampa.
Tra gli indicatori, 985.378 piante messe a dimora tra olivi, viti e rimboschimenti, delle quali 124.640 solo nel 2020, con la prospettiva di aumentare ulteriormente le unità nel corso del 2021; un valore economico totale distribuito dal Gruppo a fornitori, personale, finanziatori, pubbliche amministrazioni e comunità locale pari a quasi 126 milioni di euro (su 134 milioni e mezzo di valore economico generato); quasi il 60% di questo investimento che rimane in Italia e prevalentemente in Umbria, Puglia, Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna; numerose certificazioni in una varietà di ambiti, come qualità offerta al consumatore, rispetto dell'ambiente, salute e sicurezza sul lavoro, risparmio di energia.
Gran parte dei prodotti - in particolare olio e birra - è conservata in bottiglie di vetro interamente riciclato, mentre l'utilizzo di materiali riciclati, la riduzione delle quantità di materiale e l'introduzione di nuovi materiali sono gli elementi cardine per la progressiva riduzione dell'impatto ecologico.
"Soddisfare i fabbisogni presenti senza compromettere quelli futuri, utilizzando con la massima efficienza tutte le risorse che la natura mette a disposizione, a partire dalla terra e lungo tutto il ciclo di vita degli alimenti che produciamo, creando valore e mettendo al centro la qualità dei prodotti ed il benessere delle persone": questa è la "Sostenibilità contadina" di Farchioni spiegata da Marco e Giampaolo, fratelli e manager dell'azienda. (ANSA).