"Strumento volontario di garanzia della qualità e specificità"
(ANSA) - PERUGIA, 22 OTT - I primi dati del progetto "Tracciabilità isotopica dell'olio umbro" dimostrano l'applicabilità di una interessante tecnologia all'avanguardia al settore dell'olio d'oliva: una ricerca, promossa da Confagricoltura Umbria e Fat con il supporto di Assoprol Umbria e della Fondazione Edmund Mach, punta alla valorizzazione e alla tracciabilità dell'olio umbro, al fine di tutelare i consumatori e i produttori da eventuali contraffazioni e frodi in commercio.
"La tracciabilità isotopica è uno strumento volontario di garanzia della qualità e specificità e, quindi, di valorizzazione dell'olio, in questo caso umbro", spiega il presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi. "L'analisi che viene effettuata, oltre a definire le proprietà e le caratteristiche minerali degli oli extravergini di oliva, definisce la provenienza geografica creando un legame stretto con il territorio e la sua storia, e tutela in questo modo il consumatore, il prodotto e la salubrità dell'olio".
Si tratta, nello specifico, di uno strumento messo a disposizione dei produttori olivicoli e dei consumatori che garantisce, mediante l'utilizzo di tecniche analitiche e di controllo, la qualità del prodotto e, soprattutto, la sua provenienza geografica. Proprio l'analisi dei rapporti tra isotopi stabili di bioelementi, sperimentata in Umbria per circa tre anni in un progetto di innovazione finanziato dalla Regione, ha dato risultati positivi. (ANSA).