Paparelli, con acquisto Arvedi per Ast si apre fase cruciale

Umbria

"Con l'avvio del processo di acquisto di Ast da parte di Arvedi si apre una fase davvero cruciale per il futuro dell'acciaio italiano, ma non solo. Terni e l'Umbria devono saper sfruttare l'occasione per tornare protagonisti dello sviluppo di un intero territorio": a dirlo è Fabio Paparelli, portavoce della minoranza in Assemblea legislativa e consigliere regionale del Pd. "I mesi che ci separano dall'effettivo perfezionamento della compravendita, che presumibilmente si completerà solo nel primo semestre 2022, - aggiunge - siano utilizzati al meglio per elaborare un piano che dia effettive certezze occupazionali, garanzie sotto il profilo della produzione, della sicurezza e della riqualificazione e rigenerazione ambientale, attraverso un piano industriale che metta le nostre acciaierie nelle condizioni di poter competere al meglio su scala internazionale". "E' quanto mai opportuno - afferma Paparelli in una nota - che la Regione tenga fede agli impegni assunti, così come l'Assemblea legislativa con voto unanime ha recentemente chiesto, e la presidente Donatella Tesei si faccia promotrice della urgente convocazione di un tavolo nazionale alla presidenza del consiglio dei ministri in cui avviare un confronto sui tanti, e forse troppi aspetti ancora indeterminati che riguardano la vicenda. Appurare ad esempio, al più presto, quale ruolo intendono riservarsi lo stato italiano e la stessa Thyssenkrup può essere utile a tracciare un perimetro più certo dell'operazione. Ritengo sia fondamentale comprendere da subito quali strategie si intendano mettere in campo per valorizzare un'eccellenza come quella ternana, che può e deve consolidarsi sul piano dei livelli occupazionali, dei volumi di produzione e delle quote di mercato. Quale futuro attende il reparto fucinatura e i centri servizi, e ancor di più il Tubificio, sul quale c'è grande preoccupazione, sono nodi che vanno sciolti oggi. E' allo stesso modo urgente, confermando la necessità di un confronto ai massimi livelli da tenersi, come sempre avvenuto in passato nei momenti decisivi, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche per verificare le condizioni dell'accordo ponte che scade a fine mese. Parallelamente a ciò, è necessario che Regione e Comune, al di là dei buoni propositi profusi a mezzo stampa, si decidano a svolgere, sulla vicenda Ast, un ruolo finalmente attivo e propositivo, e si impegnino anche al rilancio del processo di Area di crisi complessa, con un nuovo accordo di programma che, partendo dai limiti dimostrati dalla capacità di coordinamento dello strumento in se, può essere la cornice di sviluppo dell'intero territorio della conca ternana. A questo dovrà servire anche la prossima Conferenza dell'economia e del lavoro che si terrà presto a Terni, e che abbiamo promosso proprio perché la vendita e il rilancio di Ast sia parte integrante di un programma generale di sviluppo di un intero territorio".

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