Papa proclama santa la beata Margherita di Città di Castello

Umbria

Canonizzazione equipollente. Religiosa cieca morì 7 secoli fa

(ANSA) - PERUGIA, 24 APR - La Chiesa cattolica ha da oggi una santa in più. Si tratta di Margherita di Città di Castello, la religiosa vissuta a cavallo fra il 13/o e il 14/o secolo, venerata finora come beata e che papa Francesco ha proclamato santa con un atto di "canonizzazione equipollente", quindi senza la normale procedura prevista per le santificazioni. Ricevendo oggi in udienza il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Pontefice ha infatti confermato le conclusioni della Sessione Ordinaria dei cardinali e vescovi, membri della Congregazione, e ha deciso di estendere alla Chiesa universale il culto della Beata Margherita di Città di Castello, del Terz'Ordine dei Frati Predicatori; nata intorno al 1287 a Metola e morta a Città di Castello il 13 aprile 1320, iscrivendola nel catalogo dei Santi (Canonizzazione Equipollente). La canonizzazione della religiosa avviene mentre sono ancora in corso a Città di Castello le celebrazioni per il settimo centenario della morte. Margherita nacque cieca, a Metola, presso Mercatello sul Metauro (Pesaro e Urbino). I genitori, dopo aver chiesto invano il miracolo della guarigione, abbandonarono la bimba, che alcune donne del popolo raccolsero e ospitarono a turno. Più tardi fu allontanata da un monastero, perché la sua vita suonava come severo rimprovero a religiose dissipate e tiepide. Allora Margherita si rivolse al Terz'Ordine della penitenza di San Domenico ed abbracciò con generosità il programma di preghiera e di penitenza fino all'incontro definitivo con Cristo. Nutrì tenera devozione per la sacra Famiglia. Il suo corpo incorrotto si venera nella chiesa di San Domenico a Città di Castello. Papa Paolo V, nel 1609, concesse ai Domenicani di quella città la Messa e l'Ufficio propri. Il 6 aprile 1675 Papa Clemente X estese tale privilegio a tutto l'Ordine. Nel 1988 il locale Vescovo di Urbino e Città di Castello l'ha proclamata Patrona Diocesana dei non vedenti.
    (ANSA).
   

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