Lorenzo Barone, 23 anni, arrivato a Yuryung Khaya, in Siberia
Obiettivo raggiunto per Lorenzo Barone, il ventitreenne di San Gemini impegnato dallo scorso febbraio a percorrere in bici la strada più a nord del mondo, in Siberia: è infatti arrivato al traguardo, a Yuryung Khaya, nella Repubblica di Sakha, dopo 2.801 chilometri percorsi sulle due ruote in solitaria. Lungo il tragitto, in questi due mesi, ha incontrato temperature anche di meno 45 gradi, mentre nell'ultima tratta del viaggio, dopo essersi lasciato alle spalle villaggi sperduti, ha pedalato su un fiume ghiacciato per 675 chilometri.
"E' un sogno" commenta Barone, sempre emozionato nel vivere l'esperienza di essere "isolato dal mondo". "Tutti quelli che ho incontrato - spiega all'ANSA - mi hanno confermato che sono il primo in assoluto ad aver affrontato questa strada in bici. Solo il mio 'mito', Mike Horn, nel 2003 è passato di qui a piedi con la slitta, facendo il giro dell'Artico senza seguire percorsi prestabiliti. Ma la mia è stata una 'passeggiata' - minimizza scherzando - in confronto a lui". Un'impresa che però, dopo aver programmato il ritorno, richiederà a Lorenzo un lungo riposo. "Mi servirà almeno un mese per riprendermi - dice -, sono stanchissimo mentalmente e fisicamente. Ma è stato incredibile". Ad attenderlo a casa c'è la moglie Aygul, conosciuta proprio in Siberia la scorsa primavera e sposata il 15 gennaio. Già un anno fa Barone era stato protagonista di un'altra avventura in bici in solitaria, un viaggio lungo il polo del freddo siberiano nei mesi più freddi.
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