Nasce il Biomedical cluster of Umbria

Umbria

Per creare prodotti e soluzioni innovative per salute-benessere

(ANSA) - PERUGIA, 17 MAR - Cooperare alla creazione di prodotti e soluzioni innovative per la salute e il benessere, anche in un'ottica di "economia circolare", è l'obiettivo del Biomedical cluster of Umbria che coinvolge 34 aziende umbre produttrici di beni e servizi per la sanità, l'Università degli studi di Perugia, centri di ricerca del territorio e strutture sanitarie pubbliche e private.
    Il progetto è frutto di un gruppo di lavoro coordinato da Gianluigi Angelantoni e che ha visto la partecipazione degli imprenditori Luca Bonadies (Rpa) e Mariano Gattafoni (Btree) e il supporto dell'Osservatorio per la Terza missione dell'Ateneo di cui è delegato il professor Gabriele Cruciani. Si muoverà nell'ambito del sistema di Confindustria Umbria che ne curerà l'attività organizzativa.
    Il cluster sarà costituito formalmente nei prossimi giorni.
    Seguirà l'assemblea che delibererà l'elezione del presidente e degli organi direttivi.
    Gli obiettivi del Polo - è detto in un comunicato di Confindustria - saranno raggiunti attraverso un confronto e una collaborazione "stabile" tra il mondo produttivo e quello della ricerca, che sarà presente attraverso un apposito comitato scientifico, con particolare attenzione al trasferimento tecnologico, ai progetti comuni di ricerca e in generale alla realizzazione del piano strategico. Si va dalla progettazione di nuovi prodotti, modelli e soluzioni per migliorare la cura e il benessere della persona fino allo sviluppo di sistemi diagnostici e terapie sempre più accurati e meno invasivi.
    "Il biomedicale - spiega Gianluigi Angelantoni, presidente del Gruppo Angelantoni e vice presidente di Confindustria Umbria - è un settore economico che, più di altri, realizza innovazioni capaci di avere un effetto diretto sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini, come anche dimostrato nell' attuale emergenza da Covid-19. Queste innovazioni sono il frutto di una costante attività di trasferimento tecnologico, dai centri del sapere a quelli del fare, che sarà una delle attività strategiche del costituendo Cluster". (ANSA).
   

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