"Coronavirus non può essere alibi" sostengono vertici partito
(ANSA) - PERUGIA, 08 FEB - "Tenuto conto della grave situazione provocata dall'emergenza Covid, sia dal punto di vista sanitario che da quello economico, un cambio di passo, non solo a parole, in Umbria non è più differibile": lo sostengono il segretario regionale di Fratelli d'Italia, sen. Franco Zaffini, l'on. Emanuele Prisco, Marco Squarta, presidente dell'Assemblea legislativa, Eleonora Pace, capogruppo.
Per i vertici di FdI (che fa parte della maggioranza con Lega e FI) "il coronavirus non può più essere un alibi ma, anzi, l'impegno di tutti dovrà essere raddoppiato poiché i risultati fino a questo momento si sono dimostrati ampiamente insufficienti". Annunciano quindi che sarà depositata una risoluzione a firma dei due consiglieri regionali da porre al voto dell'Assemblea legislativa domani, a seguito delle comunicazioni della presidente Donatella Tesei.
"Vogliamo sottolineare che il nostro proverbiale senso di responsabilità non dovrà mai essere scambiato per accondiscendenza" sottolineano ancora gli esponenti di FdI. "Noi continueremo ad essere parte integrante della maggioranza che governa l'Umbria - aggiungono - ma non subalterni, tanto che torniamo a sottoporre alla presidente, e agli alleati, le nostre proposte concrete e, in questo caso, indifferibili. Fratelli d'Italia, che non ha rappresentanti in Giunta regionale, annuncia il deposito dell'atto contenente dieci punti: una campagna di comunicazione per informare i cittadini circa le procedure previste per la vaccinazione, che riguardi in particolare tempi e modalità di prenotazione, luoghi di somministrazione e figure cui rivolgersi per le informazioni; pronto incremento delle dosi di vaccino, da reclamare al Governo, stante la maggiore emergenza rispetto ad altre regioni; somministrazione vaccino prioritaria a farmacisti, medici liberi professionisti e odontoiatri e loro assistenti; procedure per la prenotazione e l'acquisto autonomo del vaccino Sputnik V in corso di validazione da Ema e Aifa; nuove e più efficaci regole comuni per gli ospedali in merito agli accessi alle strutture e ai protocolli di sicurezza; specifico mandato ai dg di riorganizzazione le prestazioni anche decentrando negli ospedali territoriali le attività di medio-bassa specialità, preservando così le Aziende ospedaliere; immediata assunzione di personale medico (in particolare anestesisti e rianimatori), infermieristico e tecnico da indirizzare sia agli ospedali che ai Dipartimenti di prevenzione delle Aziende territoriali (ad esempio per riattivare il tracciamento Covid); chiedere al Governo, di concerto con la Conferenza delle Regioni, ulteriori ristori, immediati ed efficaci, per sostenere le attività economiche, comprese quelle non direttamente coinvolte dalle chiusure; liquidare il bonus Covid agli specializzandi impegnati nelle strutture ospedaliere regionali; stanziare ulteriori risorse per rifinanziare misure autonome regionali di ristoro e realizzarne di nuove per privati e famiglie costrette a cambiare stili di vita con i lockdown e le scuole chiuse prevedendo da subito, ad esempio, un bonus baby sitter".". (ANSA).