Regione valuta interventi con Iss e Ministero Sanità
(ANSA) - PERUGIA, 05 FEB - I provvedimenti che l'Umbria prenderà per contenere la diffusione del Covid in alcune zone della provincia di Perugia, dove sono state individuate anche la variante inglese e brasiliana, "saranno puntuali e interesseranno le aree maggiormente colpite, non saranno regionali". Lo ha annunciato la presidente umbra Donatella Tesei. "Saranno quelle previste per le zone rosse" ha aggiunto.
La Regione sta valutando le misure con l'Istituto superiore della sanità e con il Ministero della Salute. "Non bisogna pensare a un lockdown" ha annunciato Tesei. "Speriamo in tempi più contenuti possibili per superare l'emergenza".
Entreranno in vigore probabilmente da lunedì prossimo le ulteriori misure di contenimento per le aree della provincia di Perugia maggiormente interessate dal contagio Covid. Lo ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei nel corso di una conferenza stampa. I provvedimenti saranno condivisi con i sindaci. "Ci sarà un'ordinanza regionale che si aggiungerà a quelle comunali" ha spiegato la presidente.
"Sono momenti dolorosi per tutti ma dobbiamo tranquillizzarci visto che abbiamo preso in tempo questa situazione attuando già misure di contenimento importanti anche se ora ci saranno provvedimenti aggiuntivi dopo la valutazione di ogni caso specifico": così la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, in merito alle due varianti Covid, brasiliana e inglese, individuate in Umbria. "Sono veloci nella diffusione - ha spiegato la governatrice - e per questo vanno contenute e continueremo a farlo con sindaci, territori e sanità territoriale, per fare in modo che quanto prima si possa superare questa fase". Per questa azione tempestiva che ha portato alla scoperta delle due varianti, la presidente Tesei ha ricordato che il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha elogiato il lavoro fatto "dalla Regione, dalla nostra sanità e dal nostro gruppo epidemiologico, per l'individuazione di anomalie riscontrate sui tamponi". "Siamo andati così a controllare e ad approfondire - ha aggiunto - questa impennata dei contagi che aveva generato preoccupazione ed oggi i risultati ci danno ragione. Il lavoro non finisce qui e siamo in contatto diretto con l'Iss e il ministro Speranza".
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