Spi-Cgil, basta strage anziani, pronti a mobilitazione

Umbria
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Da Vaccini e confronto con Usl, richieste sindacato pensionati

(ANSA) - PERUGIA, 28 GEN - "In Umbria 756 decessi per Covid, di questi il 95,6% è ultra 60enne. L'elenco delle Rsa con ospiti e operatori positivi si allunga drammaticamente. Dalla Muzi Betti di Città di Castello, al Seppilli e al Fontenuovo di Perugia, alla Rsa di Magione, sono poche ormai le strutture per anziani nella nostra provincia non colpite duramente dalla seconda ondata. Non a caso la rilevazione Istat sulla mortalità ci ha detto che negli ultimi due mesi del 2020 i decessi in provincia di Perugia sono aumentati del 47% rispetto alla media degli anni precedenti". "Basta con la strage degli anziani", sottolinea lo Spi-Cgil, che si dice pronto "ad una mobilitazione unitaria".
    "In questo periodo - afferma in una nota . Mario Bravi, segretario generale dello spi Cgil di Perugia - intere realtà ospedaliere a partire da Pantalla sono state interamente convertite all'emergenza Covid, al punto da lasciare un territorio come Todi-Marsciano senza un reale presidio sanitario, per non parlare della Valnerina abbandonata a se stessa".
    "In questo contesto - continua Bravi - la Regione dell'Umbria si sottrae al confronto con il sindacato e prosegue la sua azione di sostanziale privatizzazione del sistema sanitario pubblico.
    Così non va. Lo Spi Cgil di Perugia, che ha riunito il suo direttivo in video conferenza, con i suoi oltre 40mila iscritti intende caratterizzare il 2021 con una vasta campagna di iniziative di mobilitazione unitaria con Fnp Cisl e Uilp Uil".
    Tra queste, una campagna di mobilitazione sulla vaccinazione.
    "Chiediamo inoltre - dice Bravi - la riattivazione del confronto con la Usl Umbria 1, che si era impegnata ad un monitoraggio settimanale sulla situazione nelle Rsa. Serve anche un confronto per tornare a investire nella sanità pubblica e nel territorio".
    (ANSA).
   

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