Favara, litiga col cardiologo e gli spara: morto specialista

Sicilia
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L'uomo è stato individuato dalle forze dell'ordine, si tratta di un 47enne di Favara, all'interno della sua abitazione i militari hanno sequestrato la pistola, risultata rubata, utilizzata per il delitto

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Si trovavano all'interno dello studio di via Bassanesi a Favara, provincia di Agrigento, lo specialista cardiologo Gaetano Alaimo e il suo assassino, che questo pomeriggio gli ha sparato uccidendolo al culmine di una lite.

Le indagini

L'autore dell'omicidio è stato già individuato: si tratta di A.V., 47 anni, di Favara. L'uomo è stato rintracciato dai carabinieri che, nella sua abitazione, dove era tornato dopo il delitto hanno rinvenuto e sequestrato la pistola utilizzata per il delitto. Non è stato ancora accertato il calibro, né se fosse o meno legalmente detenuta.. Il cardiologo Gaetano Alaimo, molto noto a Favara, sarebbe stato ucciso con colpi di arma da fuoco nella sala d'attesa del Poliambulatorio di via Bassanesi, davanti agli occhi dei pazienti in turno e dei segretari della struttura adibita anche a sede di riabilitazione cardiologica. I due avrebbero avuta una discussione.  

Il fatto

L'assassino non aveva nessun appuntamento oggi al Poliambulatorio di via Bassanesi a Favara. Era però, e a quanto pare da anni, un paziente dello specialista. Questo pomeriggio non c'è stata nessuna discussione fra Alaimo e Vetro, ma pare che ve ne fossero state in passato. Il favarese è arrivato al Poliambulatorio quando la struttura non aveva ancora aperto le porte ai pazienti e, davanti agli impiegati del punto sanitario, ha sparato a bruciapelo un colpo di pistola contro il medico che è stato raggiunto all'altezza del torace. Poi è scappato, ma è stato poco dopo rintracciato dai carabinieri che, giunti in via Bassanesi, hanno subito avuto notizia di chi era stato l'autore del delitto. L'uomo è stato condotto alla caserma dei carabinieri di Favara e interrogato dal procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e dai carabinieri che sono coordinati dal maggiore Marco La Rovere. "Mi servivano tre documenti per ottenere il rinnovo della patente, l'oculista e il diabetologo me l'avevano rilasciato, il dottore Alaimo mi prendeva in giro e rinviava continuamente", ha detto confessando di essere l'autore dell'omicidio e di essere andato appositamente nello studio medico per ucciderlo.

Il sindaco di Favara: "Stanchi della violenza"

"Solo questa mattina avevo preso posizione in seguito all'intimidazione subita da un imprenditore, la cui auto e il garage erano stati raggiunti da colpi di pistola, chiedendo collaborazione ai cittadini e ribadendo che Favara respinge ogni forma di violenza e sopraffazione. Ora un nuovo fatto di sangue funesta la nostra città, e ci lascia attoniti. Non ne conosciamo i motivi, se la violenza può averne, ma è nostro compito farci portatori della voce di tanti cittadini che sono preoccupati e stanchi". Lo ha detto, commentando l'omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, il sindaco di Favara Antonio Palumbo. "Serve un importante passo avanti da un punto di vista culturale, ma per farlo - l'amministratore è tornato a lanciare un appello - abbiamo bisogno, lo dico ancora una volta, dello Stato. Non è pensabile e accettabile che a Favara possano continuare a tuonare le pistole. Non intendo entrare nel merito delle ultime vicende, rispetto alle quali faranno spero presto chiarezza gli inquirenti, ma da primo cittadino tornerò a chiedere con forza una maggiore presenza dello Stato nella nostra città. C'è ancora troppa gente convinta che la violenza sia una lingua accettabile, e noi siamo qui a dire a tutti loro che non c'è più spazio a Favara per gente così. Favara non vi vuole, - ha concluso - Favara non può più permettersi di rimanere ancorata ad un'arretratezza culturale che genera a sua volta miseria, degrado, distruzione. Non posso quindi che invitare i cittadini alla collaborazione con le forze dell'ordine, in questo caso e in altri: denunciare chi commette reati ".

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