Il reato ipotizzato per le due persone è di truffa aggravata, autoriciclaggio, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Al terzo indagato, il rappresentante legale di una società maltese, sono contestati il riciclaggio e il trasferimento fraudolento di valori
La Procura di Catania ha chiuso le indagini su una presunta truffa da 1,8 milioni di euro a un professionista sfruttando le complessità legate al funzionamento del sistema bancario di Paesi esteri, reimpiegando gran parte della somma nell'acquisto di un immobile di pregio intestata fittiziamente a una società maltese.
Il reato ipotizzato
Il reato ipotizzato per le due persone è di truffa aggravata, autoriciclaggio, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Al terzo indagato, il rappresentante legale di una società maltese, sono contestati il riciclaggio e il trasferimento fraudolento di valori. Il gip ha disposto il sequestro di 135mila euro e dell'immobile.
Le indagini
Secondo indagini uno degli indagati per effetto di un presunto 'blocco' dei fondi operato da un istituto di credito britannico sul conto corrente della società londinese di progettazione, avrebbe prospettato la possibilità di una rapida soluzione grazie all'intervento di un'altra persona, presentata come funzionario della banca. La soluzione, ricostruisce la Procura in una nota, era un temporaneo transito dei fondi su un conto personale svizzero, versando 135mila euro su un conto corrente fornito dal secondo uomo. Ma, secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle, ottenuto il trasferimento di circa 1,65 milioni di euro dal conto corrente inglese a quello personale del primo indagato in Svizzera, avrebbero rappresentato alla vittima difficoltà connesse all'attivazione di un nuovo vincolo, questa volta da parte dell'istituto di credito elvetico per "presunto riciclaggio di denaro". Secondo l'accusa, invece, l'uomo avrebbe reimpiegato, all'insaputa dell'interessato, 1,15 milioni di euro per l'acquisto di un immobile di pregio in provincia di Catania, intestandolo fittiziamente a una società di diritto maltese, formalmente rappresentata da un complice.