Catania, 3 migranti si buttano da Geo Barents: recuperati. Ancora in 215 sulla nave

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I tre si sono tuffati in mare nel tentativo di raggiungere la terraferma, nuotando fino a un galleggiante: sono poi stati recuperati alle autorità e portati sul molo vicino alla nave, da cui sono state fatte sbarcare 357 persone

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Tre giovani migranti a bordo della Geo Barents ormeggiata a Catania si sono tuffati in mare nel tentativo di raggiungere la terraferma. Hanno nuotato fino ad un galleggiante e poi sono stati recuperati dalle autorità e portati sul molo vicino alla nave di Medici senza frontiere. I tre stanno bene.

La vicenda

Uno dei tre migranti che si sono tuffati in mare è subito risalita a bordo della Geo Barents, spiegando di essersi buttato per aiutare uno degli altri che si erano gettati in acqua solo per aiutarli a raggiungere in sicurezza la banchina. Restano al molo le altre due persone che stiamo assistendo.

Capo missione Geo Barents: "A bordo situazione tesa"

"A bordo la situazione è molto tesa, le persone non capiscono perché gli altri sono sbarcati e loro no. Non possiamo dare loro risposte, allora l'ansia cresce, i conflitti crescono. Si buttano in acqua, una situazione che purtroppo vedremo molto spesso". Così Juan Matias Gil, capo missione della Geo Barents attraccata in banchina, parlando con i cronisti nel molo 10 del porto di Catania.

"Non lasciamo il porto per il momento"

"Non lasciamo il porto per l momento - ha continuato - I soccorsi finiscono quando le persone sopravvissute vengono sbarcate in un luogo sicuro e qui siamo in un luogo sicuro. Aspettiamo di sbarcare tutti".

Dalla nave urla e cartelli naufraghi: “Help Us”

Dalla nave Geo Barents, che si trova al porto di Catania con i 215 naufraghi a bordo, i migranti non sbarcati hanno realizzato cartelli con pezzi di cartone su cui hanno scritto 'Help Us', esponendoli all'esterno e lanciando una sorta di sos in inglese alle persone sul molo: "aiutateci", urlano in inglese.

Le operazioni di sbarco

Si sono intanto concluse le operazioni di sbarco. Complessivamente sono state fatte sbarcare 357 persone, mentre sono rimaste a bordo 215, una delle quali è poi stata evacuata per motivi medici nella notte. Lo riferisce la stessa ong. Tre giovani migranti rimasti a bordo si sono tuffati in mare nel tentativo di raggiungere la terraferma. Hanno nuotato fino ad un galleggiante e poi sono stati recuperati dalle autorità e portati sul molo vicino alla nave di Medici senza frontiere. I tre stanno bene. Le persone fatte sbarcare, bambini, donne incinte e nuclei familiari con minorenni, sono state trasferite nel Palaspedini, un impianto sportivo nel rione Cibali di proprietà del Comune.

Msf: “Sulla nave attacchi di panico e infezioni gravi”

"Sulla Geo Barents ci sono 214 persone rispetto alle 215 lasciate a bordo dalle autorità dopo lo stop allo sbarco di ieri, perché stanotte c'è stata un'evacuazione medica. Abbiamo riscontrato non solo attacchi di panico ma anche infezioni cutanee abbastanza gravi, perciò la situazione a livello di vulnerabilità medico- psicologica è ancora aperta, così come quindi noi consideriamo ancora aperta l'operazione di soccorso, che si deve concludere con lo sbarco delle persone il prima possibile, secondo gli obblighi internazionali", ha detto Riccardo Gatti, responsabile operazioni di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, che gestisce la nave attraccata nel porto di Catania. "Stiamo valutando - ha spiegato Gatti - come procedere anche a livello legale. Abbiamo ricevuto il decreto interministeriale, il nostro team legale sta lavorando per riscontrare illegalità nelle azioni messe in atto dalle autorità, ma anche come procedere secondo una difesa determinata dalla situazione in cui ci troviamo".

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