Il neoletto presidente della regione Sicilia ha toccato diversi punti, a partire dal Ministero per il sud: "Spero sia una persona del Mezzogiorno, Musumeci? Non faccio nomi, decideranno i partiti nazionale". E su Cateno De Luca spiega: "Ha intercettato il voto di protesta, anche a causa della debolezza del candidato di sinistra"
“In ogni coalizione ogni partito è indispensabile per vincere, senza Forza Italia non saremmo maggioranza, senza la Lega nemmeno”. Questo il punto di vista di Renato Schifani, neoeletto presidente della Regione Sicilia, ai microfoni di Sky TG24. “Le dimensioni e i rapporti sono importanti ma la strategicità di una coalizione si misura nell'unità, per cui il ritornare assieme credo sia un fatto fisiologico. E’ cambiata un po' la geografia dei partiti ma non vedo pericoli di incomprensioni da parte degli alleati”. Schifani ha poi commentato i rapporti all'interno della coalizione di centrodestra alla luce delle percentuali di voto ottenute da FdI, Lega e Forza Italia. “FdI - ha aggiunto - è stata in questi anni all'opposizione e credo che abbia implementato i consensi anche perché quando si sta all'opposizione è più agevole acquisire popolarità”.
“Ministero per sud? Spero di sì e che sia del Mezzogiorno”
“Nella precedente legislatura c’era un ministro per il Sud, che era Mara Carfagna. Non è il primo caso in cui ci sono ministeri per la coesione territoriale che si occupano delle politiche del Mezzogiorno. Spero che anche in questa occasione ci sia un ministero che si occupi di questi temi perché il Sud ha bisogno di un riferimento ministeriale e governativo anche per la gestione del Pnrr”. Ha dichiarato Sky TG24 il neoeletto presidente della Regione Sicilia Renato Schifani. Quel ruolo potrebbe essere ricoperto dall'ex governatore Nello Musumeci? “Non mi permetto di fare nomi, decideranno i partiti nazionali. Spero sia una persona del Sud".
“De Luca non è una spina nel fianco del centrodestra, con lui voto di protesta”
“Cateno De Luca non è una spina nel fianco del centrodestra – ha commentato ancora Schifani sul suo principale rivale - rispettiamo il voto dei siciliani. Io credo che abbia intercettato, al di là del suo linguaggio molto discutibile, quella parte di voto di protesta in uscita dal M5s. Anche a causa di debolezza della candidatura della sinistra. Caterina Chinnici è una persona che io stimo, ma il dibattito forse non è stato forte e De Luca ha avuto la possibilità di illudere alcuni siciliani”.
“Astensionismo? Voto in quasi estate ha influito”
Sulla bassa affluenza alle urne Renato Schifani ha fornito la sua visione: “Per la prima volta nella storia si è votato quasi in piena estate e il clima ha influito negativamente sulla presenza alle urne. Forse una possibilità del voto lunedì mattina avrebbe aiutato non solo in Sicilia ma in tutto il Paese un maggior afflusso”.
“Vittoria schiacciante, in aula governabilità piena”
“Quella del centrodestra è stata una vittoria schiacciante, chiara. Anche i partiti ‘locali’ hanno superato la soglia di sbarramento del 5 per cento. Quindi tra il premio di maggioranza e questa vittoria chiara in Aula ci sarà una governabilità piena e un'agibilità totale”. Lo ha detto a Sky TG24 il neoeletto presidente della Regione Sicilia Renato Schifani. “Il centrodestra aspirava a una candidatura unitaria - ha aggiunto -, mi è stato chiesto dai vertici di scendere in campo, ho accettato questa scommessa per la mia terra e girando ho visto tanto entusiasmo. Il rischio, dopo le ultime frizioni nella coalizione, era ripetere quanto accaduto nel 2012 quando ci siamo divisi consegnando il governo a Crocetta”.