Violenza sessuale su un minorenne, tre arresti a Caltagirone

Sicilia

L'indagine è scattata dopo la denuncia della vittima lo scorso 8 agosto. Il ragazzino avrebbe subito le violenze da parte di una familiare 44enne e di due suoi amici di 41 e 49 anni. I due uomini sono stati portati nella casa circondariale di Caltagirone, la donna presso il carcere palermitano di Pagliarelli

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Un ragazzino di età inferiore ai 14 anni sarebbe stato vittima di abusi sessuali da parte di una sua familiare 44enne e due suoi amici di 41 e 49 anni. Tutti e tre sono stati arrestati dai carabinieri per violenza sessuale aggravata nei confronti di minorenne in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare. A coordinare le indagini è stata la procura di Caltagirone (in provincia di Catania), che ha fatto luce sulla drammatica storia di violenza denunciata proprio dal giovane.

La vicenda

La violenza sarebbe stata commessa nella casa della donna arrestata, dove il minorenne ha trascorso la notte. Nell'abitazione sarebbero poi arrivati gli altri due arrestati. Avrebbero bevuto alcolici e i tre adulti avrebbero avuto dei rapporti sessuali, obbligando il ragazzino ad assistervi e a subire abusi. Il tormento interiore del minorenne l'avrebbe spinto a confidarsi con i propri cari della violenza subita qualche giorno prima e a decidersi a sporgere una denuncia che il gip ha ritenuto dettagliata e credibile.

L'indagine

L'indagine, scattata dopo la denuncia della vittima, è partita lo scorso 8 agosto. I due uomini sono stati portati nella casa circondariale di Caltagirone, la donna presso il carcere palermitano di Pagliarelli. I tre indagati hanno respinto con forza le accuse davanti al gip durante l'interrogatorio di garanzia che si è tenuto stamattina.

La difesa: "Chiesta la scarcerazione in attesa di sviluppi"

"I miei assistiti - afferma l'avvocato Luca Cultrera che li difende - che sono tutti incensurati, hanno fornito una versione sull'accaduto univoca, dettagliata e particolareggiata, che collima sui fatti salienti e su quanto sarebbe accaduto. Si sono dichiarati innocenti, affermando con rigore che non hanno mai abusato o violentato il minorenne, fornendo all'autorità giudiziaria una versione diversa, non costituente reato, e hanno cercato di spiegare all'autorità giudiziaria i motivi secondo i quali il minorenne, a loro dire, stia fornendo una versione fantastica e calunniatoria". Il penalista sottolinea come il ragazzino, tra l'altro, sia stato sentito "dai carabinieri, in sede di denuncia, senza l'ausilio o il supporto tecnico scientifico di un esperto psicologo in materia minorile". Per questo ha chiesto al Gip "necessari supplementi di indagine e, in attesa degli sviluppi, la scarcerazione degli indagati o comunque alla sostituzione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere".

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